A quattro giorni di distanza dalla conquista della permanenza, abbiamo sentito il presidente della Salento d’amare, Donato Bruno.
Salvezza ottenuta, ma che fatica! Ha mai temuto di non farcela?
” No,poichè la squadra c’era, lottava, e credo che non sia uscita prima dalle ultime 4 posizioni solo per la coincidenza di altri risultati a noi non favorevoli. Ero fiducioso, comunque, che tutte quelle “coincidenze”, come poi si è verificato, non potevano durare sino alla fine”.
Domenica il William Ingrosso ha offerto un colpo d’occhio splendido: cosa vuole dire ai tifosi?
“Quello che ho già detto personalmente prendendo il microfono a fine gara e cioè, innanzitutto, ringraziarli per avere compreso, come noi, che il momento era decisivo e che era il caso di esserci. Aggiungo ora che tanto entusiasmo si deve ripetere più frequentemente proprio per rendere sempre più la nostra “BOMBONERA” un fortino difficile da espugnare e far diventare il Salento l’ottavo uomo in campo (come ricordato dalle magliettine che abbiamo distribuito domenica), e che, solo partecipando tutti in base alle rispettive possibilità, si può rendere il progetto serie A sempre più solido e duraturo”.
Quando inizierà a pensare alla prossima stagione?
“Confesso che ci sto già pensando da un po’, ma i tempi per muovere i primi passi non dipendono solo dalla mia volontà, ma sono legati ad altri. Non dimentichiamo poi che sia il campionato di A1 che quello di A2 sono ancora in corso e tanto dipende dalla loro conclusione. Dico però che la società è sempre attiva e garantisco, come sempre, che tutte le scelte saranno prese nei tempi opportuni”.
La serie A2 è già un traguardo straordinario per una città di 15 mila abitanti: guai a perdere di vista questa dimensione…
“Giusto! E’ il caso di non dimenticarlo mai. In questi due anni sono retrocesse città molto importanti come Cosenza, Forlì, Ancona, Bergamo, Isernia e proprio ieri sera, insieme ad un dirigente, riflettevamo su un dato statistico: quante squadre promosse dalla B1 sono riuscite a disputare il terzo campionato consecutivo in A2? Sicuramente poche. Siamo, ad ogni modo, una piccola realtà ma che rappresenta un grande territorio che è il SALENTO; se tutto il territorio farà la sua parte con sponsorizzazioni, partecipazione di pubblico, stampa, etc…potremmo toglierci delle grandi soddisfazioni”.
C’è qualcuno che vuole ringraziare in particolare al termine della stagione?
“Oltre al pubblico ed alle istituzioni voglio rivolgere un pensiero particolare a tutti i collaboratori della nostra società che insieme a noi non hanno mai smesso di credere nella salvezza”.
I programmi futuri della sua società passano attraverso la conferma della sponsorship della Provincia: cosa si aspetta?
“Ci sarà a breve un incontro con la Provincia e spero che la collaborazione possa continuare per dare seguito ad un proggetto chiamato SALENTO D’AMARE”.