CARIGE COPRA GENOVA 2
BANCAETRURIA EUROSPAR AREZZO 3
(26-24, 33-31, 23-25, 21-25, 9-15)

CARIGE COPRA GENOVA: De Palma 2, Gonzalez 20, Tomassetti 19, Belaid 13, Manassero 15, Tagliatti 16, Zunino (L), Ciappi 1, Furfaro 1, Valenti ne. Allenatore: Jorge Cannestracci.

BANCAETRURIA EUROSPAR AREZZO: Tiberti 2, Grassini 1, Russo 13, Lirutti 0, Suela 19, Maric 28, Vanni (L), Francesconi 13, Czekiel 8, Guagnelli 1, D’Elia 0, Salvi ne. Allenatore: Riccardo Provvedi.

Arbitri: Rossi e Pol.

Spettatori: 300

Note:
GENOVA: 5 ace, 15 battute sbagliate
AREZZO: 2 ace, 11 battute sbagliate

L’Arezzo vince, ma non brilla nella delicata trasferta di Genova. Al cospetto di una squadra largamente rimaneggiata gli oroamaranto faticano oltre ogni aspettativa, vanno sotto, rischiano di perdere 3-0 e alla fine vincono in rimonta al tie-break, portando a casa due punti importantissimi. La Carige Copra scende in campo ancora frastornata dal brutto infortunio di Giombini e priva anche del libero cubano Romero. Mister Cannestracci sposta Tagliatti opposto, con De Palma alla regia, Gonzalez e Tomassetti al centro, Belaid e Manassero di banda e Zunino libero. L’Arezzo risponde con Tiberti in regia, Russo e Grassini centrali, Lirutti e Suela di banda, Maric opposto e Vanni libero. Gli oroamaranto commettono probabilmente l’errore di sottovalutare l’impegno. Genova è in emergenza, ma decisa a vendere cara la pelle e l’Arezzo va subito sotto: 8-5, 12-6, 20-15. I ragazzi di mister Provvedi giocano male, ma riescono a rientrare in partita, recuperando da 23-20 a 23-23. Genova ha la prima palla set sul 24-23 ma non chiude. Si va ai vantaggi, ma la seconda occasione la Carige non se la lascia sfuggire: 26-24. L’Arezzo accusa il colpo, non riesce a scuotersi e va sotto anche nel secondo parziale: 8-4, 12-7. Gli oroamaranto provano a reagire, tornando sotto al secondo tempo tecnico (16-15), ma la ricezione continua ad avere problemi e Genova allunga ancora: 23-19. Riccardo Provvedi prova a cambiare le carte in tavola, inserendo Francesconi al posto di Lirutti. I liguri hanno tre palle set sul 24-21, ma l’Arezzo resiste portando anche questo set ai vantaggi. La spunta di nuovo Genova, stavolta per 33-31. Nel terzo set l’Arezzo prova a reagire, mister Provvedi cambia anche al centro con Czekiel al posto di Grassini e subito dopo il primo tempo tecnico gli oroamaranto riescono a portarsi in vantaggio, per la prima volta nel match: 8-10, 13-16. Genova però non molla, l’Arezzo continua a faticare e le due squadre impattano nuovamente sul 17-17. Si procede di pari passo fino al break che porta avanti Genova 23-21 e che sembra poter chiudere la partita. L’Arezzo riesce però a dare il colpo di reni che riapre il match: 23-25 e si va al quarto. Genova crede ancora nella possibilità di vincere e parte di nuovo forte portandosi avanti: 10-7. L’Arezzo, spinto da Maric e anche da un Francesconi bravo e preciso, reagisce ancora, riaggancia Genova sul 13-13 e al secondo tempo tecnico è avanti: 14-16. I ragazzi di mister Provvedi mantengono il break di vantaggio fino al 21-23 e chiudono il parziale 21-25 portando Genova al tie-break. I liguri accusano la rimonta e si afflosciano, l’Arezzo trova un buon break sul 2-2 che gli permette di andare al cambio di campo avanti di cinque (3-8), scavando un solco che Genova non riesce più a recuperare. Finisce 9-15 con l’Arezzo che torna a casa con due punti d’oro, visto come si era messa la partita. Un Arezzo sicuramente non bello, che probabilmente ha sottovalutato l’impegno al cospetto di una squadra priva dei suoi elementi di maggior prestigio. Un errore che ha rischiato di costare caro e che alla fine l’Arezzo ha pagato solo con un punto lasciato alla truppa Cannestracci. La delusione della società è tutta nelle parole del Presidente, Roberto Raspanti, a fine gara: “Abbiamo giocato male, andando sotto 2-0 e rischiando di tornare a casa con un punteggio pesante. Poi abbiamo recuperato e vinto la partita, ma direi che nel complesso è stata una prestazione insufficiente. Di buono c’è solo il risultato, ma è grande il rammarico di avere comunque lasciato un punto a Genova”. Un passo indietro, dunque, dal punto di vista del gioco e due punti che muovono una classifica resa migliore anche dai risultati degli altri campi. L’Arezzo ha preso un altro punto su Genova, la zona pericolosa resta a sette lunghezze e adesso Isernia, che scenderà al PalaCaselle l’8 Gennaio per la prima del 2006, è solo quattro punti avanti.

FRANCESCO SODI
Ufficio Stampa
BancaEtruria Eurospar Arezzo