PRISMA TARANTO-SISLEY TREVISO 1-3
PRISMA: Vicini (L), De Palma, Valdir 1, Patriarca 9, Castellano 2, Nuti, Vulin 5, Felizardo 8, Granvorka 8, Anderson 22. N.e: Ricciardello, Pavan. All. Vincenzo Di Pinto.
SISLEY: Fei 24, Vermiglio 1, Papi 8, Farina (L), Ahmed, Gustavo 11, Tencati 8, Cisolla 17. N.e: Novotny, Kral, Ricci Petitoni. All. Daniele Bagnoli.
ARBITRI: Giani di Piacenza, Zecchini di Modena.
NOTE: parziali 14-25, 25-21, 19-25, 22-25. Durata set: 20’, 32’, 25’, 27’ per un totale di un ora e 44 minuti. Taranto: attacco 43%, muri vincenti 6, ace 4, battute sbagliate 15, ricezione positiva 79% (perfetta 65%). Treviso: attacco 53%, muri vincenti 15, ace 5, battute sbagliate 16, ricezione positiva 71% (perfetta 59%). Spettatori 2000. Mvp della gara Alessandro Fei (Sisley Treviso).

TARANTO – La Prisma si inchina alla Sisley. 2000 spettatori in un PalaFiom gremito in ogni ordine di posto per l’arrivo dei campioni d’Europa e per il tentativo di assalto dei rossoblu. Tensione sportiva alle stelle, ma a partire forte sono gli uomini di Bagnoli che, dopo l’iniziale equilibrio che dura sino al 3-3, chiudono tutte le strade ad una Prisma impacciata costruendo un break di 9-0 che li porta sul 3-12. Fei e Gustavo sono due macchine, mentre dall’altra parte Anderson prova a reggere il peso dell’attacco di un Taranto che però non va oltre il 27% di produttività offensiva. Così Treviso doppia i suoi avversari sul 10-20 e si lancia ormai verso la conquista del primo set.
Smaltito l’impatto duro, la Prisma torna in campo cambiata, e per la prima volta mette la testa avanti portandosi sull’8-6 al primo time-out tecnico. Taranto allunga (14-9) e Bagnoli prova la mossa Ahmed al posto di Vermiglio, ma la Prisma non fa che macinare punti, portandosi sul 16-9 con un parziale di 4-0 (8-1 totale). Treviso inizia però a rosicchiare lo svantaggio, così Di Pinto sul 18-14 richiama i suoi: un altro muro di Tencati (18-15) sembra riaprire la partita, ma altri 2 punti consecutivi dei rossoblù (20-15) permettono a Taranto di filare via.
Riparte la corsa della Sisley in un terzo set in cui fa sempre male il muro di Tencati, mentre dall’altra parte si rivede in campo Castellano. Treviso costruisce un primo concreto vantaggio sul 7-11, un margine che si amplia sul 9-15. Di Pinto concede spazio a Castellano e Valdir per Granvorka e Anderson, ma Treviso tiene saldamente il set nelle sue mani, senza mai far avvicinare la Prisma a meno di quattro punti di distanza.
Quarto set e Sisley che prova subito a schizzare (4-6), ma la Prisma pareggia (9-9) con un ace di Granvorka. Treviso però gioca per portare a casa il bottino pieno e, con un ace “fortunoso” di Gustavo e un colpo del miglior Cisolla, va avanti 11-15 (12-16 al riposo tecnico). Ma Taranto è spinta da un PalaFiom infuocato e con un break di 4-1 si rifà sotto: 16-17. La Sisley conduce, e la Prisma non molla. Il set è affascinante, ma la storia di due anni prima non si ripete: Treviso espugna l’impianto rossoblù.
Nel corso del match i tifosi della Prisma hanno più volte contestato il comitato provinciale del Coni, protagonista con la società tarantina della nota vicenda sulla questione-PalaMazzola. Uno striscione recitava: “Coni: in una città in crisi totale, anche il volley volete camcellare?”.
Alessandro Fei (Sisley Treviso): “Entrambe le squadre hanno fatto molti errori, e Taranto ci ha dato fastidio. E’ stato un match altalenante per tutti noi, ma alla fine la vittoria è stata nostra”.
Vincenzo Di Pinto (allenatore Prisma Taranto): “Commettiamo alcune ingenuità che ci portiamo avanti. Lavoreremo, ma stasera non è stato solo merito della Sisley”.

Angelo Loreto
responsabile ufficio stampa
Prisma Taranto Volley