Nel primo impegno del girone di ritorno, Isernia cade al tie-break con Atripalda nel suo fortino (parziali 25-23/17-25/22-25/25-19/14-16), interrompendo così la scia positiva che aveva permesso ai ragazzi di coach Giannini di risalire la china ed accumulare ben 12 punti in quattro incontri, sancendo di fatto l’inizio di una nuova fase del campionato.

La compagine irpina, ultima in classifica con quei soli due punti strappati proprio al team molisano, si fa forte del ritorno in campo del fuorimano De Paula, nonché dei nuovi innesti, e scende in campo sin dal primo set col coltello tra i denti. Infatti, i bianco verdi di coach Lorenzoni mettono subito in difficoltà i padroni di casa con due muri su Mengozzi ed un primo tempo di Cuomo (è1-3). Continuano a macinare punti gli ospiti e al primo stop conducono 4-8. Parte la reazione dei pentri con Fiore (5-8) e Di Franco (8-9) ma al secondo time out tecnico il vantaggio è ancora campano (13-16). Si riapre la contesa e Isernia, sostenuta da un festante PalaFraraccio, trova la determinazione per invertire l’andamento del parziale: un muro di Di Franco su De Paula firma il pareggio a 23. Poi, un primo tempo dello stesso centrale e un missile di Cardona chiudono il set.

Nel secondo parziale Isernia sembra ritrovare vigore con Di Franco, subito vincente a muro (su D’Avanzo prima e De Paula poi). Risponde il team di Lorenzoni con due block (su Fiore e Mengozzi). Gallotta e De Paula firmano il sorpasso per il primo stop previsto da regolamento (6-8). Poi si va punto a punto. E, al secondo time-out tecnico, Atripalda è avanti (12-16). Preme sull’acceleratore Atripalda e, nonostante i diversi cambi di formazione tentati da Giannini per infondere nuova linfa ai suoi, è David a chiudere il set a 17 in favore dei campani.

Uno pari. Tutto da rifare. Isernia non sembra reagire e gli ospiti ne approfittano. De Paula guida i suoi sullo 0-5. Provano a rientrare i molisani e il copione sembra quello del primo set: 4-8/14-16/19-21 i parziali. Ma questa volta Nemeth e i suoi trovano la chiave giusta per difendere il vantaggio e aggiudicarsi il set (22-25).

Nella quarta frazione di gioco Fiore e compagni ritrovano grinta e determinazione: è subito 3-0. È di Mengozzi il diagonale che manda le squadre in panchina per il primo stop (8-4). Provano a rientrare i campani, ma, alla seconda sosta, è ancora 16-13 per i padroni di casa. L’ace di Cardona manda in bestia De Paula che, non riuscendo a recuperare la palla ricevuta da Gallotta, finisce tra i tifosi e si becca un cartellino rosso. La Fenice prende il largo, grazie al turno in battuta di Simone, e chiude il set a 19.

È tie-break: qui si impone nuovamente Atripalda per 14-16. ( web-cronaca punto su punto su www.fenicevolleyisernia.it/diretta.php )

“La sconfitta è meritata: – spiega coach Giannini al termine dell’incontro – è chiaro che non siamo una squadra che si abbatte per aver perso una partita. Sicuramente va fatto un ‘mea culpa’. Abbiamo fatto giocare sempre l’avversario e al PalaFraraccio questo non possiamo permetterlo”.

“È stata una partita sottotono – prosegue il tecnico della Cicchetti Isernia – come disse Cardona, nel dopo Segrate, ‘la differenza l’ha fatta la testa’ e, stavolta, la stessa testa ci ha messo del suo e la tecnica ha fatto il resto. Quest’incontro l’abbiamo disputato sottotono ed Atripalda ha vinto meritatamente. Ma dobbiamo metterlo nel dimenticatoio e ricominciare a lavorare, come del resto abbiamo sempre fatto. Non eravamo dei mostri dopo Segrate, non siamo nemmeno scarsi ora”.

Claudia Passarelli
Ufficio Stampa
Fenice Volley Isernia