Non si è spenta ancora l’eco delle due “imprese” dell’Andreoli Latina in Coppa Cev e in campionato. La prima arrivata giovedì nel patos del golden set con i tedeschi delle Generali Haching che è valsa la qualificazione alle semifinali di febbraio. La seconda domenica con i Campioni d’Italia della Lube Macerata in campionato. Bisogna riavvolgere il nastro della storia della società pontina fino al 2006 per ricordare un PalaBianchini gremito in ogni ordine di posto. Gli ultimi arrivati al botteghino infatti hanno potuto leggere nello stupore: tutto esaurito. Lo stesso 2006 (il 15 ottobre) che aveva visto l’ultima volta, l’unica in casa, Latina superare Macerata. Tutti gli oltre duemila presenti a tifare la pallavolo e ad applaudire le giocate spettacolari che hanno dato gli atleti in campo. Una partita che non ha riservato emozioni. La prima quando ad entrare in campo, un’ora prima del fischio d’inizio, sono stati i campioni d’Italia e soprattutto l’idolo delle folle Ivan Zaytsev. Poi il via vai a cercare Cristian Savani tra i giornalisti per una scatto. Si è subito capito il motivo di tante persone. Non è la prima volta che Macerata (negli anni passati era la Sisley Treviso a ricoprire questo ruolo) quest’anno riempie i palazzetti dove va a giocare. Il motivo è la scelta societaria di puntare sui prodotti nostrani, quelli della nazionale. Sono arrivati pulman da tutto il Lazio, un ampissimo gruppo da Viterbo di super appassionati di pallavolo, ma anche dalle regioni vicine, dalla Campania, per assistere al meglio che può offrire questo sport, non solo in Italia. Certo molti hanno approfittato dello stop dei campionati di serie B e di quelli regionali giunti alla fine del girone di andata. Ma qualche cosa è cambiato nel corso della gara. Pian piano il pubblico “neutro” ha smesso di restare impassibile allo spettacolo e a iniziare a prendere parte. A tifare il più debole sulla carta, che mettendoci il massimo dell’impegno, stava rendendo dura la vita ai campioni. È uscita fuori, forse l’appartenenza ad un territorio, abituato a lodare i più forti e non sempre attento al proprio prodotto (si sa dell’erba del vicino). Un prodotto di eccellenza quello dell’Andreoli oggi protagonista in campionato e tra le quattro ancora rimaste in Coppa Cev che forse non tutti riescono a coglie a pieno. L’evoluzione di tale cambiamento si è palesato nel tiebreak quando lo “zar” Ivan è andato in battuta. I fischi (fa parte del gioco non se la prenda a male nessuno) di tutto il palazzetto hanno sfondato i timpani anche ai più duri d’orecchie, trasformando l’osannato “idolo delle folle” in “nemico da battere”, si perché tutti e 2000 (escluso il gruppo dei tifosi di Macerata rintanati in un cantuccetto, un’altra contraddizione dello sport) volevano vedere solo una squadra vincere… l’Andreoli. Non vogliamo accennare a quanto sia stata incapace la coppia arbitrare a tenere in mano le redini dell’incontro, insicuri e contraddittori in moltissime occasioni, c’è già chi ha il compito di farlo sperando che anche in questo settore lo sport cresca. Alla fine i pontini sono riusciti a vincere l’incontro dopo due ore e mezzo di pura adrenalina nell’ovazione totale di chi può dire… io c’ero!
Certo a gara terminata lo spettacolo è continuato. Si perché fuori dal campo prima, e vicino al pulman della Lube dopo, si attendevano i campioni per strappargli un autografo e i più fortunati una foto per immortalare nel libro dei ricordi questa indimenticabile giornata.

STATISTICHE
Guardando le statistiche individuali Jarosz sale al settimo posto con 230 punti (in testa Celitans con 303), all’11mo posto Rauwerdink con 198. Il polacco rimane è quinto con 3.88 (Sokolov 4.5) nella media set degli attacchi vincenti e sale al sesto posto negli ace con 22 (Kaziyski 30) quattro in più di Pieter Verhees (decimo). Verhees balza al 13mo posto a muro con 31 punti (Podrascanin 50) con Gitto che insegue con 27 (20mo). In ricezione Salvatore Rossini sale al terzo posto nella media ponderale con 6,07 (Paparoni 6,43).
Per quanto riguarda le statistiche di squadra, Latina è settima in attacco con il 45,6% (Trento 54.2), negli ace balza al secondo posto con una media di 1,56 a set dietro sola a Trento con 1,77, rimane al nono posto nel muro con 2.38 punti a set (Piacenza 3,05), mentre è settima in ricezione con 30.6% (Macerata 38%) e negli errori rimane al secondo posto con 5.39 a set dietro solo a Perugia con 5.33.