A Santa Croce si ferma la corsa del treno Olimpia. L’illusione dura lo spazio di un set, il primo, che i nostri dominano per larghi tratti, salvo poi cedere alla distanza, condizionati anche dal ritmo forsennato della seconda fase.

Giocare ogni 3-4 giorni rende quasi fisiologici certi passaggi a vuoto: dare un occhio, per conoscenza, ai risultati di Spoleto e di Mondovì sconfitte 3-0 in trasferta da Tuscania e da Aversa, prossima avversaria dei nostri domenica 12 alle ore 16 al Palasport. Guardandola così dunque la battuta d’arresto risulta, di fatto, indolore ai fini della graduatoria: il quarto posto è intatto, il vantaggio sulla quinta (la VBC) inalterato mentre a cambiare è soltanto il gap dal terzo posto, ora a – 3, occupato dalla Monini che si è vista sorpassata da Siena (rimonta interna vincente su Civita Castellana).

Contro i Lupi, privi di Vermiglio, Bergamo aveva peraltro approcciato il confronto con la proverbiale cattiveria agonistica che ne caratterizza da tempo l’incedere: temperatura subito alta con vantaggio costante, in formato elastico, tra il + 3 ed il + 6 grazie ad un servizio incisivo, ad un muro presente e un attacco puntuale. Una “triade” che non sposta di una virgola l’inerzia neppure quando i toscani rientrano a – 3 (20-23) fino al muro decisivo di Erati a muro. La sensazione che il vento stia per cambiare tuttavia si avverte al rientro sul taraflex quando la Kemas, sotto 11-13, alza il muro e piazza un 4-0. Eppure l’Olimpia non molla, ma viene condannata da prima da due errori in fotocopia di Hoogendoorn e Pierotti (che calpestano la linea dei tre metri), da un muro subito da Sjoerd (20-17) e dall’opposto che varca un’altra linea, quella del servizio, sul set point avversario. Per il sorpasso Santa Croce mette in campo un De Leon graffiante (7 punti, 86%), un Bonetti che poi si esalterà ulteriormente nel quarto parziale e soprattutto sfrutta i 9 errori di Bergamo (45% in attacco) con il solo Hoogendoorn a lasciare una traccia (5 palloni a terra, 71%): biancorossi sempre avanti, Jovanovic prova inutilmente a tenere la scia con un ace (15-14) e, sempre dai nove metri, è la risposta di De Leon (22-18) ad assumere un peso specifico notevole. Non solo nel periodo, ma nel match. I padroni di casa, infatti, continuano a martellare al servizio mettendo in crisi la ricezione della matricola (tre battute vincenti 8-5 13-9 23-16) e ottengono il successo pieno che li mantiene in corsa per i play-off.

Santa Croce – Bergamo 3-1 (21-25, 25-22, 25-19, 25-18)

Kemas Lamipel: Ciulli 4, De Leon Guimaraes 23, Elia 9, Dennis 17, Bonetti 15, Mazzone 4, Taliani (L), Colli 0, Bonami (L), Del Campo 0, Tamburo 0. N.E. Benaglia, Puccetti. All. Pagliai.

Caloni Agnelli: Jovanovic 3, Pierotti 9, Luppi 9, Hoogendoorn 19, Cavuto 9, Erati 6, Marsili 0, De Angelis (L), Franzoni (L), Cioffi 0, Carminati 0, Innocenti 0. N.E. Gamba. All. Graziosi.