KEMAS LAMIPEL: Ciulli 3, Wagner 27, Elia 4, Benaglia 5, Hage 16, Colli 9, Taliani (L), Zonca 1, Acquarone, Miscione 2, Tamburo, Crescini, Andreini (L) n.e. All: Totire.
ROMA: Zoppellari 1, Padura Diaz 29, Polloch 9, Franceschini 9, Snippe 17, Tiozzo 5, Romiti (L), Saturnino (L), Sacripanti, Mancini n.e, Losco n.e, Valenti n.e. All: Spanakis.
Arbitri: Bassan di Brescia e Guarneri di Messina.
Successione set: 25-20; 25-21; 21-25; 16-25; 12-15.
Battute sbagliate Santa Croce: 16; Aces: 10; Muri: 12.
Battute sbagliate Roma: 20; Aces: 4; Muri: 15.
Note: presente in tribuna Diego Mosna, presidente della Diatec Trentino.

Alla Kemas Lamipel non basta un gran cuore e una bella prestazione per avere ragione della Roma.
I capitolini si impongono in rimonta vanificando il grande inizio di partita della compagine conciaria. Decisivi, nel corso della remuntada dei metropolitani, Padula Diaz e l’ex biancorosso Snippe. Totire conferma questa formazione iniziale: Ciulli-Wagner, Elia-Benaglia, Hage-Colli con Taliani libero. Spanakis si affida anch’egli ai suoi titolarissimi.
Pubblico non numeroso (anche per un orario che non piace), ma vicino ai padroni di casa che iniziano al meglio la gara, facendo bene in tutti i fondamentali.
Sul 4-1, dopo un muro di Hage su Padura Diaz, è di Spanakis il primo time out.
L’inizio dei conciari è perentorio ed all’insegna del bel gioco. Nella prima frazione la Kemas Lamipel si porta 12-5, controlla sul 20-14, e chiude per 25-20 per un errore al servizio di Tiozzo. L’avvio di partita dei Lupi è perfetto ed i rossoblù metropolitani, uno dei migliori team del girone, denota difficoltà nel tenere a bada la lucida irruenza dei santacrocesi.
Anche nel secondo parziale i brasiliani Wagner e Hage insieme a Colli, Ciulli e soci mantengono sempre l’iniziativa, dando la chiara impressione di essere in serata di grazia.
Spanakis ferma il gioco sul 10-7, poi l’ace di Wagner infiamma il PalaParenti: 12-7.
Sgomma Hage (15-9), anch’egli con un ace, poi è Totire a richiamare i biancorossi dopo tre punti consecutivi degli ospiti: 15-12.
La Kemas Lamipel però riparte subito con un punto dell’ordinato Colli ed uno di Benaglia (18-13), cercando con tutte le sue forze il set del raddoppio. L’olandese Snippe, ex biancorosso, erra al servizio (21-18) e Tiozzo viene di nuovo bloccato a muro: 22-18.
Totire, con inserimenti opportuni (Acquarone al servizio per Benaglia e Zonca in prima linea per Colli), puntella la squadra che raddoppia grazie ad un ace di Hage: 25-21.
I conciari insistono (3-0) anche in avvio della terza frazione ma, Roma pareggia con Tiozzo (3-3) e successivamente inizia a mettere il naso in avanti: 4-7, 6-9 e 10-12.
Capitan Elia (13-13) e Benaglia (15-15) mantengono sempre i padroni di casa in parità ed in questo frangente i Lupi danno quanto nelle loro possibilità.
La forza d’urto dei capitolini comincia tuttavia a rendere la vita dura ai pur coriacei santacrocesi, costretti a recuperare uno o due punti: 20-21.
Crescini dà fiato ad Hage al servizio ma Padura Diaz è decisivo nel finale del terzo set con Roma che riapre la gara: 21-25.
La quarta frazione si apre con i locali ancora avanti 3-0; tuttavia il servizio non è più ficcante come nella prima parte di gara e, lentamente, gli uomini di Totire iniziano a perdere aderenza con la gara, vuoi per gran il dispendio di energie, sia perchè cala l’intensità del servizio. Di contro prende sempre più corpo la controffensiva capitolina. La Lemas Lamipel rallenta: 5-8.
Ciò nonostante i conciari trovano le risorse per recuperare sul 13-13 dopo esser stati sotto per 8-12.
In questo frangente viene murato due volte di fila Padura Diaz (14-13) con Miscione che si fa notare, dopo aver rilevato uno stanco Elia.
Le pile santacrocesi restano ben accese fino al 15-15, poi sale in cattedra Snippe e Roma vola sul 14-20. Acquarone rileva Ciulli ma Snippe si carica sulle spalle la Roma che pareggia il conto (2-2) imponendosi per 16-25.
Al tie break, Totie parte con Ciulli, Colli, Benaglia, Miscione, Hage, Wagner e Taliani.
Equilibrio, grandi giocate, spettacolo garantito e santacrocesi avanti al cambio del campo: 8-7.
Sul 9-8 Spanakis richiama i suoi vicino a lui ma è biancorosso il punto del 10-8.
Qui, il primo arbitro, Bassan di Brescia, punisce i padroni di casa con un cartellino rosso, giudicando ritardata la ripresa del gioco da parte di Wagner: 10-9.
Sbigottimento ed incredulità in campo e sugli spalti perchè il comportamento dell’opposto brasiliano pare del tutto regolare.
Questa decisione innervosisce l’ambiente di casa e lo stesso Wagner viene fermato dal muro dei metropolitani alla ripresa del gioco.
Sul 12-12 il finale è per i romani che chiudono con padura Diaz. Tuttavia i Lupi recriminano non poco per una decisione arbitrale, ritenuta come minimo inopportuna.

Marco Lepri – Ufficio stampa Lupi Santa Croce