Ci sono volute 2 ore e 17′ per piegare la resistenza di Ortona, l’Olimpia torna alla vittoria, mantiene l’imbattibilità casalinga e scavalca Spoleto al secondo posto in classifica. Due punti a denti stretti visti i tanti, troppi omaggi concessi agli abruzzesi evidenziati, in particolare, dai 23 errori al servizio. Nelle fiammate lungo l’arco del match, la nota lieta per eccellenza è rappresentata da un mostruoso Antonio Cargioli (17 punti, 67%), MVP per distacco.  

Errare è umano, perseverare è diabolico. L’Olimpia, purtroppo, comincia rispettando alla lettera il vecchio adagio e mostra d’avere la memoria corta rispetto alle ultime uscite. Anche stavolta infatti, mette la testa avanti, sembra in pieno controllo con il vantaggio che si mantiene stabile dalle tre alle quattro lunghezze. Sul 22-18 però i vecchi fantasmi si rifanno vivi e il Palasport deve assistere ad uno 0-5 che permette ad Ortona di ribaltare tutto. Poi al primo set point Di Meo piazza l’ace dello 0-1. Si riparte e il gioco non decolla nonostante comunque un primo vantaggio timbrato da Hoogendoorn (14-12), che comincia ad accendere la miccia per quello che sarà il suo personale show in coda. Nel mezzo un punto a punto vietato ai deboli di cuore che ha visto gli ospiti andare a + 2 (17-19) e Pierotti, senza trascurare un Cargioli più che mai continuo (6 punti, 56%), a trascinare i suoi con tre punti di fila compreso l’ace del 23-22. Nel rush finale, come detto, sboccia il tulipano che mette a terra il muro del 28-26, il suo quarto personale che corrisponde al punto numero 11 nel parziale. Ancora il capitano prosegue nella sua marcia con il 10-5 nel terzo parziale mentre Dolfo sfrutta una ricezione lunga degli ospiti (14-8) e un errore di Zanettin riporta Bergamo al + 7 (21-14). Stavolta nessun problema di gestione del largo vantaggio e splendida chiusura con una “sette” di Valsecchi. Sale anche Dolfo, che piazza la bellezza di cinque punti uno dietro l’altro per il 6-2 in avvio di quarto set, ma la Sieco non molla la presa, impatta e passa (10-11) con Ottaviani poi una palla out di Pierotti regala alla Sieco il 16-19. Incredibile ma vero, la Caloni Agnelli si mostra recidiva anche dai nove metri sbagliando addirittura nove volte e – per la legge del contrappasso – non poteva che essere punita da un altro ace di Di Meo. Per i rossoblù, pur in ritardo rispetto a quanto auspicabile, suona la sveglia nel tie-break: 6-1 con un block di Hoogendoorn e uno del migliore dei padroni di casa, Antonio Cargioli per l’8-3, che diviene doppia cifra con un ace di Dolfo. Fortuna che il + 7 diviene irrecuperabile e si trasforma il un grande sospiro di sollievo.

Bergamo-Ortona 3-2 (23-25 28-26 25-19 26-28 15-9)

Caloni Agnelli: Maffeis n.e., Innocenti (L), Pierotti 19, Cargioli 17, Dolfo 17, Franzoni (L), Longo, Carminati, Hoogendoorn 22, Cioffi n.e., Albergati, Jovanovic 4, Valsecchi 11. All. Graziosi

Sieco Service Impavida: Simoni n.e., Pesare (L) n.e., Zanettin 16, Bencz, Tartaglione 18, Ottaviani 18, Sitti, Provvisiero (L), Di Meo 2, Lanci A., Zanini 8, Menicali 9. Allenatore: Lanci