Tre settimane di lavoro passate agli archivi, tre settimane di sedute in sala pesi, di vasche nuotate in piscina e di lavoro tecnico-tattico in palestra. All’inizio del campionato ne mancano esattamente altrettante e gli allenamenti congiunti contro Vibo (sabato scorso) e Cosenza (giovedì a San Pietro a Maida) sono stati utili per trovare l’affiatamento giusto.
“Credo siano arrivate indicazioni molto positive nel senso che si vede il frutto del lavoro che stiamo facendo in queste prime settimane di lavoro – afferma l’opposto Luca Bigarelli – il risultato non ci interessa tanto in questa fase, è ovvio che vincere fa sempre bene anche e soprattutto per il morale però stiamo provando varie situazioni sia a muro-difesa che ricezione-alzata-attacco che hanno bisogno di pratica, quindi questi allenamenti congiunti ci sono molto utili proprio sotto questo aspetto e i due test fatti finora hanno fornito indicazioni molto utili”
Quando prende il via la quarta settimana di preparazione, cominciano a migliorare intesa e affiatamento, cominciano a funzionare meglio tutti quei meccanismi provati e riprovati in allenamento
“Serve tempo, stiamo tutti provando a sistemare alcuni dettagli ad affinare l’intesa con il palleggiatore – continua il posto 2 di Correggio – sono molo fiducioso perché Brian (Negron ndr) è molto forte, troveremo sicuramente, appena avremo un po’ di benzina nelle gambe e messo su un po’ di muscoli, l’intesa giusta”
Bigarelli, lo scorso anno quarto miglior realizzatore in A2 con Taviano, dove pensa possa arrivare questo gruppo?
“Non conosco bene le altre formazioni, quindi non posso dare un giudizio completo – afferma – so che noi siamo una squadra che ha tantissima voglia, daremo filo da torcere a qualunque compagine, perché non facciamo mai cadere un pallone, in fase di copertura ci siamo sempre ed è soprattutto grazie allo staff che ci sta trasmettendo questa grinta e questa mentalità. Dove arriveremo non lo so ma se posso dare un consiglio ai miei compagni dico di divertirci perché si può imparare di tutto, si possono fare degli errori, si può sbagliare ma se non ci si diverte non si riesce a giocare bene, non c’è quell’intesa, quel gioco di squadra che poi fa veramente la differenza tra la vittoria e la sconfitta”