“Il Club Italia non è una squadra facile da affrontare e lo dimostra il fatto che in tanti hanno sofferto contro di loro. Noi però siamo stati troppo brutti per essere veri”.
Queste le parole del presidente Italo Vullo pochi minuti dopo la fine della gara di domenica scorsa. Giudizi a caldo il cui senso non è cambiato pochi giorni dopo.
La Fonteviva vista nelle gare precedenti era una squadra presente, grintosa e sul pezzo in ogni circostanza. Attenuanti e spiegazioni per questa involuzione? “Senza dubbio per noi regalare un giocatore come Augusto Quarta agli avversari è un fatto molto pesante. La sua assenza la paghi a muro, dove infatti siamo stati praticamente assenti. Quarta è un giocatore molto importante per i nostri equilibri di gioco e certo la sua assenza ha pesato molto”.
La squadra però ha funzionato poco anche in ricezione ed attacco. “E’ vero. Bolla e Calarco sono stati in grandissima difficoltà ed anche Silva, quando è stato chiamato in causa, non ha offerto il contributo che è solito dare alla squadre e che tutti ci attendiamo da lui. Più che il singolo reparto, però, il problema è stato generale, di squadra e su questo dovremo lavorare in settimana”.
Le gare contro il Club Italia sono molto simili a delle sliding doors nel cammino della Fonteviva. All’andata Massa toccò con gli azzurrini il punto più basso della sua stagione e seppe rialzarsi e reagire alla grande. Oggi siamo a fare i conti ancora con una prestazione deficitaria e sempre contro gli azzurrini. “E’ vero stasera (domenica ndr) sembrava di essere tornati alla sfida dell’11 febbraio scorso. Ora, però, sta a noi non incasinarci e reagire. Dobbiamo tornare quelli che siamo stati e che quindi abbiamo dimostrato di poter essere fin dalla prossima gara con Taviano. Dobbiamo ritrovare il nostro livello di pallavolo. Certo quello con il Club Italia è stato un bel passo indietro dal punto di vista tecnico ed anche da quello psicologico e sta a noi rialzarci subito”.