Tra Roma e Reggio. Archiviata la meravigliosa ma dispendiosa settimana dei tre successi (Alessano, Spoleto e Roma) l’Acqua Fonteviva si è rimessa al lavoro recuperando i ritmi consueti per la propria preparazione gara. Tutto questi finalizzato naturalmente alla prossima gara di Reggio Emilia. La sintesi della settimana dell’Acqua Fonteviva l’ha fatta al meglio il coach Paolo Montagnani.
“Lavoriamo per essere pronti – dice Paolo Montagnani – Abbiamo utilizzato la settimana per mettere a punto la parte fisica, per migliorare gli aspetti su cui non siamo andati bene e per arrivare a Reggio Emilia nel miglior modo possibile”.
Dopo una settimana come quella scorsa, con tre impegni ravvicinati e tre vittorie, do per scontato che si lavori con entusiasmo ma immagino che si lavori con maggiore rilassatezza anche da parte dello staff? “La settimana passata è stata molto impegnativa. Si è lavorato tanto come staff anche per stare vicino alla squadra domenica quando la stanchezza, mentale più che fisica, ci è arrivata addosso e siamo stati bravi a recuperare ed a vincere in rimonta. Siamo una squadra che deve giocare unita che non può e non deve far forza sulle individualità. Un gruppo in cui per dare il meglio deve funzionare tutto. Dobbiamo sempre ricordarci come la nostra squadra è stata pensata e costruita in estate e lavorare rispettando quelle che sono le nostre caratteristiche”.
E adesso sotto con Reggio? “Affrontiamo una squadra esperta. Reggio ha giocatori con un chilometraggio importante in categoria e che quindi non ci sottovaluterà e vorrà chiudere la partica velocemente. Mi attendo che per far questo cerchino di giocare la loro migliore pallavolo, quella fatta di aggressività soprattutto al servizio”.
E’ una squadra la Conad che sulla carta ha pochi punti deboli, a cominciare dalla diagonale. “Come ho detto, hanno tanta qualità al servizio con gli stessi Fabroni, Bellei e Ippolito. Hanno centrali esperti e di qualità ed in posto quattro possono contare su tre alternative tutte ugualmente valide. Sono una squadra forte, non li scopriamo certo oggi”.
L’anno passato la Fonteviva soffrì molto le gare al Pala Bigi. “Ho tolto di mezzo l’alibi palazzetto sullo zero a zero. Ho detto ai ragazzi che dobbiamo concentrarci solo sulla tecnica e su quello che sappiamo fare. Esistono aspetti controllabili e gestibili ed aspetti su cui invece non possiamo influire. Il palazzetto fa parte di questo secondo gruppo e quindi è inutile parlarne”.