Prestazione negativa dei ragazzi di Graziosi, che sbagliano approccio e partita. Il Globo passa al De Andrè e vede vicinissima la salvezza. E’ invece matematica adesso la permanenza in SuperLega dei ravennati

Nella partita in cui poteva ritagliarsi un finale di stagione a caccia di un nuovo obiettivo, la Consar stecca clamorosamente e inaspettatamente, finendo per soccombere in casa al cospetto di un Globo Banca Popolare del Frusinate Sora che piazza il colpaccio che vale la permanenza in SuperLega, trascinata dal solito Petkovic (25 punti), aiutata da Di Martino (12 punti), e sorretta da una ricezione sempre efficace (61%) e da una battuta molto incisiva (9 ace totali). Ravenna sbaglia approccio e condotta di gara, e i pochi sprazzi di orgoglio e tenacia non bastano, così come non bastano l’incredibile 100% in attacco di Russo (13 punti e un muro) e il 67% di Verhees (8 punti e un muro). La salvezza adesso è ufficiale ma questo ko smorza molte delle possibilità e dei pensieri di regalarsi un prolungamento di stagione. E alle porte del De Andrè sta per bussare la corazzata Perugia.
I sestetti Coach Graziosi conferma il sestetto che ha vinto a Latina, imitato da Barbiero che si affida allo starting six della gara casalinga con Monza.

La cronaca della partita Tre errori avversari e un ace di Di Martino portano subito Sora sul 4-0. E’ Rychlicki, reduce dalla partita record di Cisterna, a suonare la carica (4 punti in questo frangente) e la Consar rimonta gli avversari fino ad arrivare alla parità a quota 7. Raffaelli stampa il muro del sorpasso (10-9) e il tocco sottorete dell’allungo (13-11) che gli ospiti frenano subito, impattando a quota 13 e poi portandosi nuovamente avanti, con un allungo (16-20) che si rivela decisivo. Sora chiude a suo favore il primo set, con un ace di Marrazzo, sfoggiando un sontuoso 94% in ricezione.
Equilibrio diffuso nel secondo set fino al 6 pari poi il Globo piazza un break di tre punti, che manda in affanno la Consar. Sora cresce in fiducia e allunga ancora (+4). Sul 12-16, Graziosi si gioca la carta Lavia e col suo turno al servizio (e un ace) Ravenna risale la corrente di un set fattosi molto scivoloso, portandosi a -1 (15-16). Ma, come nel primo set, anche in questo Sora riparte di slancio e trascinata da Petkovic e sorretta ancora da una buon ricezione conquista il parziale.
Sora comincia forte anche il terzo set, portandosi sul 2-6 e sul 3-8. Graziosi si affida ad Argenta e Lavia per Rychlicki e Poglajen. La mossa sembra sortire effetto perché Ravenna riesce a recuperare, e corona il suo inseguimento con l’ace di Raffaelli (16 pari). L’attacco di Lavia porta avanti i suoi (18-17), il muro di Verhees sancisce il +2 Ravenna (21-19). Raffaelli, con tanta rabbia in corpo, conclude il suo sontuoso parziale (6 attacchi vincenti e un ace e un 67% in attacco) esplodendo i due colpi che valgono il set.
Ravenna parte di slancio nel quarto parziale (4-1) ma poi viene fuori il Sora che fiuta il colpaccio: i ciociari ripartono, pareggiano a quota 6 e piazzano un parziale di 6-10 che Ravenna non riesce a fronteggiare. Gli ultimi punti arrivano da 5 giocatori diversi a conferma della prova di squadra di Sora, prova che invece Ravenna questa volta non riesce a fornire. Finisce con una sconfitta inattesa per la Consar e con la gioia di Sora che all’undicesimo tentativo vince la sua prima partita contro Ravenna mettendo il sigillo ad una salvezza che aspetta solo la matematica.

Il tabellino

Ravenna-Sora 1-3
(20-25, 22-25, 25-22, 20-25)

CONSAR RAVENNA: Saitta 2, Rychlicki 13, Verhees 9, Russo 14, Raffaelli 14, Poglajen 2, Goi (lib.), Di Tommaso, Argenta 4, Lavia 6. Ne: Baroni (lib.), Elia, Smidl, Marchini. All.: Graziosi.
GLOBO BANCA POPOLARE DEL FRUSINATE SORA: Kedzierski 3, Petkovic 25, Di Martino 12, Caneschi 5, Joao Rafael 11, Fey 8, Bonami (lib.), Marrazzo 1, Bermudez. Ne: Esposito, Mauti (lib.), Rawiak. All.: Barbiero.
ARBITRI: Sobrero di Carcare e Simbari di Milano.
NOTE: Durata set: 27’, 31’, 29’, 27’ tot. 114’. Ravenna (3 bv, 16 bs, 5 muri, 16 errori), Sora (9 bv, 13 bs, 5 muri, 10 errori). Spettatori: 1825 per un incasso di 7303 euro. MVP: Petkovic.