MILANO – Ho appositamente lasciato trascorrere del tempo dalle note vicende che hanno coinvolto il mondo Powervolley nell’ultimo periodo e, a pochi giorni dall’ufficializzazione da parte di Modena Volley di Andrea Giani come allenatore, ho scelto di esprimere la mia personale opinione sulla vicenda.

Colgo in primis l’occasione per ringraziare Giani per i due anni trascorsi insieme e per il contributo che ha dato, assieme al suo staff, per la crescita del movimento pallavolistico di Powervolley nel panorama nazionale ed internazionale. Il lavoro profuso in queste stagioni, grazie al suo operato sul campo ed alla professionalità dei suoi collaboratori, ha generato un ambiente ed un seguito fantastico culminato con l’incredibile successo di pubblico della partita dello scorso 13 gennaio al Mediolanum Forum di Assago, oltre ad un ritorno mediatico senza precedenti in cui la vittoria sul campo è stata solo un particolare. Riportare il grande volley in una città come Milano è stato possibile grazie all’impegno condiviso di tutti i soggetti coinvolti: dalla società ai partner, dall’allenatore ai giocatori, dalla dirigenza allo staff. Un progetto che ha l’ambizione di essere importante non solo in termini sportivi, ma anche in termini di ricaduta sociale: da qui il desiderio di creare la Powervolley Academy nel Lido di Milano, risistemata a nostre spese, per creare percorsi di alternanza scuola-lavoro per le giovani generazioni con il coinvolgimento in primis dei nostri partner e delle istituzioni politiche e scolastiche del territorio.

La condivisione dei valori sani dello sport è sempre stata la spinta a migliorare il livello di una società che, finalmente, potrà riportare la pallavolo giocata a Milano, città alla quale cercherò di restituire, attraverso questo progetto, ciò che mi ha dato come uomo ed imprenditore. Alle notizie che si sono ricorse in questi giorni rispondo che avremmo dovuto formalizzare in questa settimana l’accordo per rinnovare il contratto per la permanenza di Andrea Giani, forti del patto tra gentiluomini che avevamo siglato con una stretta di mano, frutto di una condivisione, avvenuta nei mesi precedenti, sulle prospettive future e sulla volontà di approfondire la questione legata al doppio incarico che, a mio modo di vedere, rischia di danneggiare tutti quegli allenatori che hanno impegni all’estero. Sono altresì ben conscio che chiunque sarebbe onorato di ricevere una chiamata da uno dei club più prestigiosi al mondo in ambito pallavolistico ed ho imparato, a mie spese, che tutto nella vita può essere messo in discussione.

Lo stupore, l’amarezza e la delusione di questo periodo dovranno certamente lasciare spazio alle scelte future. Consapevoli dei nostri errori, che diventano per noi occasioni di crescita, e consci della responsabilità delle nostre scelte, è ora arrivato il tempo di valutare con lucidità e ragionevolezza la miglior soluzione possibile per il bene di questa società, certo che il prossimo allenatore sarà all’altezza delle aspettative. Per questo motivo mi impegnerò personalmente per trovare il miglior profilo tra le opzioni che ora sono sul mio tavolo, tutte diverse e tutte validissime”.