La vittoria al 5° set in Puglia analizzata dal tecnico e dal francese Trevor Clevenot

MILANO – «Chi vince va a casa con il sorriso, chi perde spiega». Non usa mezzi termini il tecnico Andrea Giani per commentare la vittoria della sua Revivre Axopower Milano su Castellana Grotte a Bari nell’anticipo della quinta giornata di ritorno. Milano trova la quinta gioia consecutiva (13 punti conquistati su 15 disponibili) e prosegue il suo ruolino di marcia per tentare di scalare la classifica e lo fa con il sorriso sulle labbra, al netto delle difficoltà che la compagine milanese ha incontrato in Puglia.

INTERVISTA GIANI:

«È stata una partita strana – prosegue il Giangio –, sicuramente una gara in cui noi abbiamo messo poca qualità. Abbiamo fatto errori su situazioni semplici e siamo stati molto nervosi su alcune situazioni. Ma abbiamo portato a casa la vittoria, ancor più importante visto che è stata una partita molto sofferta ma, quando non giochi bene e non ti vengono bene le situazioni che hai preparato, è importante chiudere l’ultimo punto. È per noi più importante di quel che sembra, perché bisogna saper giocare anche in queste condizioni». Milano sale a quota 34 in classifica (in questo momento a -3 dal quarto posto di Modena), mentre Castellana trova il sesto punto della stagione, ottenuto sempre al tie break. In Puglia, infatti, molte squadre blasonate, come Trento e Modena, sono state costrette dalla formazione pugliese a giocarsi il successo al quinto set, perdendo un punto per strada. «Noi non dobbiamo guardare quello che hanno fatto le altre squadre – tuona Giani –, ma dobbiamo sempre pensare a noi. Noi abbiamo messo l’ultimo punto a terra, ed è quello che è determinante nel nostro gioco».

E a mettere giù l’ultimo pallone è stato Nimir Abdel Aziz, che nel match contro Castellana ha però lasciato la scena ai suoi compagni di palla alta, Maar e Clevenot. Il francese, ancora una volta MPV del match, che si sta confermando a livelli altissimi nelle ultime partite, analizza così il successo: «Sapevamo che in casa Castellana gioca bene e forse noi avevamo ancora la testa immersa nelle stelle del Forum di fronte a 12.000 persone, mentre venire a giocare qui è molto complicato, in un ambiente diverso. La cosa determinante era tornare a casa con la vittoria e ci siamo riusciti».

INTERVISTA CLEVENOT: