Giovane ma esperto, rispetto a tanti suoi compagni, Filippo Pochini ci racconta il momento della sua Acqua Fonteviva. Lui dalla seconda linea ha una posizione privilegiata per vedere all’opera i suoi compagni. Lui, dall’alto di una carriera importante, ha l’esperienza giusta per analizzare i diversi momenti di una stagione ricca di difficoltà ma soprattutto di soddisfazioni.
“Abbiamo avuto un gennaio intenso – dice il libero della Fonteviva – La svolta, in fatto di risultati, penso sia arrivata con la vittoria nel derby di Santo Stefano con i Lupi. Lì abbiamo intrapreso un cammino positivo che ci ha portato alla classifica che abbiamo oggi. Per gli esterni, per chi ci conosce meno, magari la classifica è una sorpresa. Per noi un po’ meno perché sappiamo che è frutto del lavoro e dei sacrifici settimanali in palestra e quindi penso che la meritiamo”.
Guardandovi dalla tribuna quello che vi contraddistingue maggiormente rispetto ad alcune vostre dirette concorrenti è che mentre molte di loro fanno affidamento sulla forza delle individualità, voi fate forza sul gruppo, sulla squadra. “Siamo una squadra vera dove la forza del collettivo supera quella delle individualità. Questo non vuol dire che il talento personale non conti. L’ace con cui Zonca ha chiuso il quarto set contro Reggio o i 24 punti di Paoli ad Alessano ne sono un esempio. La nostra forza però, e non è retorica, è il lavoro di squadra. Grazie a questo siamo cresciuti. Nella prima parte del campionato avevamo meno capacità di risollevare gare che si erano messe male. Avevamo maggiore difficoltà a resettare gli errori ed a ripartire. Nelle ultime gare, invece, lo abbiamo fatto. Con Roma e Reggio Emilia abbiamo accusato dei pericolosi black out ma siamo stati capaci di archiviarli mentalmente e di ripartire per poi giocarci le nostre chance al quinto”.
Dopo la pausa vi attende un calendario da brividi. Quattro gare in trasferta e solo due in casa per chiudere la regular season.
“All’andata abbiamo iniziato molto bene il torneo per poi accusare un calo dopo Mondovì. Oggi siamo maggiormente consapevoli di quello che ci attende. Sappiamo che ogni gara sarà fondamentale per i nostri obbiettivi e che dovremo dare il massimo. E’ indubbio che la “Bastia” nel nostro campionato è stata un fattore, un campo dove ci troviamo bene e dove l’unica nota stonata è arrivata con Potenza Picena. Come detto, però, oggi abbiamo maggiore consapevolezza anche dei nostri mezzi e cercheremo di giocare al meglio anche sui campi difficili che ci attendono dopo la sosta. Dobbiamo migliorare nel ridurre i black out di cui ancora soffriamo e poi speriamo di recuperare Wojcik che è un giocatore importante ed una risorsa preziosa per una fase finale tosta e di alto livello come quella che ci attende. Questo senza nulla togliere a Gianluca Loglisci che ha fatto e farà benissimo da giocatore tecnico e di qualità quale sa essere”.
La vittoria con Reggio vi ha mandato a riposo nel clima ideale? “Sicuramente ma la verità è che il clima è sempre stato positivo, anche nei momenti meno brillanti di questa stagione. Si va in palestra con il sorriso sulle labbra e questo ti aiuta a lavorare bene. Merito dell’ambiente, del gruppo ma anche dello staff. Kota Yamamura, Marco Franchi e Leonardo Ceccarini sono persone positive, sempre sorridenti e questo aiuta molto”.
Un momento positivo anche per Filippo Pochini? “Squadra ed individuo vanno in parallelo. Se la squadra va bene e lavora serena anche io faccio altrettanto. Mi rimane dentro il rammarico per qualche gara dove non ho dato quello che avrei voluto ma in generale va bene così. Ho un rapporto di grande fiducia con Paolo Montagnani ed anche per questo, quando non riesco ad esprimermi al massimo, sono ancora più dispiaciuto. Però, come detto, sento la fiducia del coach e dei compagni e quindi gioco sereno. La stagione era partita tra mille incognite, con una squadra giovane ed atleti che hanno fatto bene ma che secondo me possono crescere ancora molto. Insomma sta andando tutto bene e questo è merito di tutti”.