Sfida tra amici. O meglio, quasi amici, perché sì, i rapporti sono più che cordiali fuori dal campo, ma dentro a quel quadrato di nove metri per nove di sorrisi e pacche sulle spalle c’è da aspettarsene ben pochi. Sarà partita vera quella della quarta giornata di Serie A3 Credem Banca tra Biscottificio Marini Delta Volley e Gibam Fano. Lo scorso aprile le due squadre hanno condiviso il palcoscenico della Final Four di Coppa Italia di Serie B, disputata a Porto Viro, e in quell’occasione si era instaurata una proficua collaborazione tra i club. Ne era seguito anche un confronto in campo, finale terzo-quarto posto vinta da Fano 3-1, ma, in tutta onestà, gli animi non erano granché “caldi” dopo la delusione della semifinale persa. Domenica, invece, l’atmosfera a Porto Viro sarà rovente, perché questo match (inizio alle ore 18, diretta streaming su legavolley.tv e sulla pagina Facebook del Delta Volley) può pesare tanto nell’economia del campionato di entrambe le formazioni.

La Marini Delta sogna ovviamente di prolungare la sua striscia di imbattibilità, e chissà, magari anche di riprendersi la vetta, Motta permettendo. Dal canto suo, Fano vuole trovare una sua dimensione, una stabilità dopo il saliscendi delle prime tre giornate. Intendiamoci, il bottino ottenuto fin qui dai marchigiani – cinque punti – è ragguardevole, ma i ragazzi di Andrea Radici hanno viaggiato un po’ a corrente alternata. Sconfitta 3-2 (dopo una bella rimonta da 2-0) a Cisano Bergamasco all’esordio, successo 3-1 in casa contro Torino la settimana successiva, un altro ko al tie-break, questa volta tra le mura amiche, la settimana scorsa contro San Donà.

Normali scosse di assestamento per una neopromossa. Che ha anche cambiato diversi interpreti rispetto allo scorso anno. Salutato il cannoniere Lucconi, passato a Siena in A2, la Gibam ha dato il benvenuto nel ruolo di opposto a Bulfon, ex di Alessano e Castellana Grotte in A2 e di Civitanova in A1. Con lui sono arrivati anche due bande di assoluto spessore, il nazionale lettone Ozolins e l’esperto Cesarini, atleta con un palmares da capogiro, che si sta disimpegnando come libero.

C’è da aspettarsi un’altra Fano, dunque, rispetto a quella vista pochi mesi fa in Final Four? “Hanno fatto acquisti importanti, ma ricordiamoci che già l’anno scorso erano un’ottima squadra – risponde lo schiacciatore della Marini Delta Tommaso Bernardi, in campo nel match dello scorso aprile – Sono ben allenati, hanno grande equilibrio e, come tutte le marchigiane, sono molto forti in difesa. Hanno cambiato poco in estate, ma in ruoli fondamentali, quindi è normale che siano ancora in rodaggio. In rosa ci sono giocatori esperti e giovani in rampa di lancio, mi piace molto il mix che hanno creato. La sconfitta nella finale di coppa? Un po’ brucia, non vogliamo che vincano di nuovo in casa nostra”.

È cambiata Fano, ma è cambiata anche Porto Viro, ora reduce da tre successi consecutivi: “Secondo me siamo andati in crescendo – prosegue Bernardi – Abbiamo fatto bene nella gara d’esordio, anche se forse le assenze di Civitanova ci hanno facilitato un po’ il compito; a Brugherio, contro una squadra giovane, abbiamo controllato la partita grazie alla nostra esperienza; Cuneo era probabilmente l’avversario più forte di questo trittico e siamo stati davvero bravi a rimanere sul pezzo per tutta la partita, mostrando importanti segnali di crescita anche a livello di condizione fisica. Ma possiamo ancora migliorare, soprattutto in battuta e in ricezione. Il campionato è equilibrato, è presto per dire quale possa essere il nostro ruolo. In questo momento le formazioni più accreditate stanno facendo un po’ di fatica, per cui se continui a fare punti ogni domenica hai buone possibilità di andare ai playoff”.

Bernardi cerca comunque di placare i facili entusiasmi: “Come ho detto, dobbiamo sistemare battuta e ricezione per essere veramente competitivi. Abbiamo già un buon cambio palla e siamo efficienti a muro, ma nel lungo periodo potrebbe non bastare. Nel corso della stagione verranno fuori le squadre capaci di migliorarsi di più, e credo che questi siano i due fondamentali su cui noi dobbiamo lavorare con maggiore attenzione”.