Capitano non è mai un ruolo banale e per Igor Jovanovic lo è stato ancora meno. Lui è stato il condottiero in campo della Fonteviva in una stagione bellissima. La guida, l’uomo d’esperienza, assieme ad Alessandro Paoli e Filippo Pochini, che doveva trasmettere sicurezza e che doveva tradurre sul terreno di gioco i dettami di coach Montagnani. A lui, che con quella trascorsa a Livorno, è alla terza stagione in Italia, a lui che nell’avventura in Toscana ha messo tutto sé stesso abbiamo chiesto un parere sulla fantastica stagione dell’Acqua Fonteviva.
A mente fredda Igor, che stagione è stata quella della Fonteviva? “Una stagione difficile. Abbiamo iniziato molto bene poi durante il campionato siamo stati altalenanti. Abbiamo avuto una fase in cui eravamo una squadra da cui non sapeva mai cosa attenderti. Nel corso della stagione però siamo cresciuti, abbiamo lavorato molto bene e tutto questo ci ha ripagati alla fine. Se non vado errato abbiamo vinto otto delle ultime nove gare disputate e questo prova la nostra crescita. Abbiamo creduto nel poter raggiungere il nostro obbiettivo e l’abbiamo raggiunto. E’ stato un grande successo per noi, per la società e per Livorno e Massa”.
Uno degli obbiettivi di inizio stagione era anche di riuscire a costruire un feeling importante con il vostro nuovo pubblico ed anche da questo punto di vista il bilancio è positivo.
“Era il primo anno in categoria in una nuova città e con un gruppo tutto nuovo. Era una scommessa ed è riuscita. All’inizio non era facile ma abbiamo trovato velocissimamente il feeling con la città e con il pubblico ed anche i tifosi sono cresciuti assieme a noi. E’ stato bellissimo. L’obbiettivo era conquistare la prossima A2 e l’abbiamo fatto tutti assieme”.
Era la tua terza stagione in Italia. Due anni con Bergamo ed uno con la Fonteviva e tre anni molto positivi. Cosa ti attendi per il tuo futuro?
“A Bergamo ho raggiunto due semifinali play off ed una finale di Coppa ed avevamo una squadra allestita per vincere. A Livorno eravamo tutti nuovi, eravamo un’incognita ed è stato certo più difficile. Sicuramente dopo tre stagioni così buone spero che il futuro mi riservi cose positive e spero che andrà tutto bene ma ancora è presto per parlarne”.
Un uomo importante in questa stagione è stato Paolo Montagnani che è stato davvero la vostra guida.
“Paolo ha fatto un grande lavoro per i giocatori e per la società. Un lavoro straordinario. Abbiamo stabilito subito un grande feeling con l’allenatore e con la società e direi che è stato tutto perfetto. Anche io sono cresciuto molto lavorando con Montagnani. Tutta la squadra è cresciuta. Insomma, come detto, è stata una stagione molto positiva”.
Adesso spazio solo al riposo? “Assolutamente. Sono tornato nella mia Serbia e per qualche giorno chiudo totalmente con la pallavolo. Poi ricomincerò a pensarci ma adesso mi godo il riposo e la mia famiglia”.