Il centrale astigiano è a Roma con la maglia azzurra per il primo collegiale in vista della VNL

MILANO – Vocazione azzurra: è quella disposizione d’animo che lega indissolubilmente il centrale della Revivre Axopower Milano Matteo Piano alla maglia della nazionale italiana di pallavolo. Dallo scorso 5 maggio fino al 10 il centrale astigiano è impegnato nel primo collegiale a Roma, presso il Centro di Preparazione Olimpica Giulio Onesti, in vista degli impegni che attendono in questa estate la formazione di coach Blengini.

Ospite, insieme a Gianlorenzo Blengini, nel corso della trasmissione “Oltre La Rete” condotta da Maurizio Colantoni su Raisport, Matteo Piano si è come sempre raccontato con sincerità, partendo dal percorso che lo ha riportato a vestire la maglia azzurra fino a quelli che saranno gli obiettivi di un gruppo che nei prossimi mesi affronterà sfide importanti come la VNL, l’Europeo e il torneo di qualificazione alle Olimpiadi di Tokyo 2020. «La pallavolo è una delle cose che amo fare – esordisce il posto tre di Milano – e la nazionale è per me una vocazione. Ci ho riflettuto tanto in questo periodo e nel tempo in cui non ho potuto far parte del team. Sono tornato qui grazie anche al percorso fatto durante l’anno: devo dire che Milano mi ha dato tanto. Ho scelto un progetto in cu ci ho creduto tanto e come me ci hanno creduti tanti altri come Andrea Giani. È un progetto che è cresciuto nel corso di questi due anni e sono cresciuto anche io insieme ai miei compagni. È stata una strada luminosa: per me ha un significato chiave perché ho avuto modo di entrare in un ruolo diverso ed importante, in quanto ero il più grande in un gruppo molto giovane. Tornare in nazionale anche attraverso questa strada è per me speciale e sono felice di essere qui con un gruppo nuovo ed entusiasta».

Un gruppo che si prepara alle prossime sfide in cui Piano ritrova tre dei suoi compagni di squadra della sua Revivre Axopower Milano come Sbertoli, Pesaresi e Gironi con il focus che ovviamente sarà proiettato in particolare alla qualificazione olimpica. Un obiettivo importante che avrà bisogno di qualità ma anche di quello che, per Piano, è stato il segreto e la forza della sua Milano: «Dobbiamo trovare e scoprire insieme la nostra identità di gruppo, inseguendo il nostro obiettivo comune».