La Conad rimane ferma a nove punti in undicesima posizione, alla pari con la dodicesima Cantù, mentre Mondovì blinda il decimo posto col doppio dei punti (18). Questo il bilancio finale della classifica, al netto del risultato della partita di ieri (inizio ore 18, PalaBigi). Ancora una volta i reggiani non sono riusciti a guadagnare una vittoria in casa e la Synergy Mondovì si è portata via tre punti tondi per 3 a 0. Un esito duro da mandare giù per la Conad, che tra l’altro arriva da un’altra settimana di cambiamenti importanti.

«Purtroppo non è andata come l’avevamo preparata – ha commentato Mattia Catellani –, è stata anche una settimana complicata con l’abbandono di Lorizio e l’arrivo di Fabris, che certo ha dato un po’ una svolta». Il secondo palleggiatore è entrato in cabina di regia in più occasioni, al posto di Riccardo Pinelli. Il neo-coach Fabris ha cercato, con questa scelta come anche la sostituzione di Fabi su Mattei, di smuovere il ritmo dell’incontro. Purtroppo però la Conad, a parte l’inizio del primo set, non ha mai avuto il pallino del gioco. «Stasera ho dato il mio contributo alla squadra ma non è bastato – ha aggiunto Catellani –, speriamo serva le prossime volte, se ci sarà l’occasione».

«Mondovì ha fatto un girone di ritorno in crescita, ha invertito la rotta rispetto a quando li avevamo incontrati al girone d’andata – ha considerato il centrale Andrea Miselli al termine della partita –. Noi invece siamo veramente in un momento di difficoltà e dispiace, tantissimo. Per noi ragazzi che ogni giorno in palestra diamo il massimo, per lo staff e per i tifosi, che anche oggi non hanno fatto sentire la loro mancanza».

A questo punto mancano cinque giornate alla fine del campionato: la prossima sarà venerdì 14 febbraio, al PalaAgnelli contro Olimpa Bergamo (inizio ore 20.30). Si tornerà poi al Bigi il primo marzo per l’incontro con la Peimar Calci. «Parlare di salvezza ora è difficile – ammette Miselli –, ma finché la matematica non ci da contro noi dobbiamo provarci. Arrivare a ottenere la vittoria ci serve anche solo per un discorso di soddisfazione personale, oltre che per la classifica».