SEMIFINALE PLAYOFF UNIPOL SAI

GLOBO BANCA POPOLARE DEL FRUSINATE SORA – CASSA RURALE CANTU’ 1-3
(16-25, 20-25, 25-15, 19-25)

GLOBO BANCA POPOLARE DEL FRUSINATE SORA: Daldello, Tamburo 2, Salgado
4, Cittadino 9, Casarin 7, Verissimo 7, Rizzo (L1), Beccaro 2, Gradi10, Bonami (L2). All: Fenoglio, Ass: Colucci.

CASSA RURALE CANTU’: Gerosa 4, Morelli 8, Robbiati 14, Monguzzi 5, Ippolito 16, Mercorio 11, Butti (L1), Spirito, De Luca 8, Bargi, Riva,
Fiorelli (L2). All. Della Rosa, Ass: Redaelli.

Sora si presenta al match prima del centrale Tomassetti operato al
dito in settimana per via di un infortunio patito in allenamento
Massimo Della Rosa ha invece a disposizione tutti i suoi effettivi ad
esclusione di Laneri, impegnato con la formazione di serie B2.
Il primo set della Cassa Rurale è super: i canturini forzano molto e bene in battuta (Ippolito sugli scudi), Gerosa giostra il gioco a meraviglia, gli attaccanti lo ripagano, e quando Sora riesce a trovare buone ricezioni il muro e la difesa canturina fanno il resto. Fenoglio prova a cambiare la diagonale palleggatore-opposto ma il cambio non sortisce gli effetti sperati: la progressione canturina è incredibile e in un amen si arriva a fine set (24-13): Sora annulla tre set point ma ormai è troppo tardi: Cantù vince il primo parziale 25-16.
Nel secondo set la musica non pare cambiare nonostante Fenoglio inserisca Fiore su Casarin. La Cassa Rurale, se è possibile, cresce ancora il proprio rendimento e grazie a una prima parte di set eccezionale si porta sul 12-3 alla pausa tecnica. Sora ovviamente non ci sta. Alessio Fiore suona la carica per i suoi con tre ace consecutivi. Sora arriva sino al -4 (14-10 Cantù). A partire da quel momento le squadre iniziano a rispondersi a colpi di mini break di 2-0. Cantù è bravissima a gestire il vantaggio: l’errore al servizio di Gradi da a Cantù il punto del 25-20 e il secondo set.

Il coach locale Fenoglio mischia ancora le carte nel terzo parziale confermando Fiore e inserendo Casarin al posto di Verissimo. Sora parte subito alla grande e si porta sul 4-1. A quel punto Della Rosa attinge alla panchina: entra De Luca su Morelli. Il laziale ripaga ilsuo coach con due due punti ma Sora allunga e si porta sull’8-4. Canù pare reagire e arriva sino al 9-8 ma poi parte l’assolo di Sora. I frusinati fanno male al servizio e Cantù non riesce a contrapporre contromisura all’altezza. L’orgoglio dei padroni di casa è l’arma in più e trascinati da un super Fiore (che in servizio fa più danni della grandine) chiudono il parziale 25-15.
Il quarto set è lo specchio di una partita che è andata via via in crescendo. Cantù parte infatti forte e si porta sul 3-1 e sull’11-5 ma è ancora una volta Fiore dia novemetri a propiziare il rientro ospite.
Sull’11-9 Massimo Della Rosa chiama il Time Out e Cantù riallunga. Un altro controbreak propiziato qualche giro dopo da Casarin riporta i frusinati a contatto. Cantù però risponde colpo su colpo e mantiene il doppio vantaggio. Dal 19-21, complice qualche errore dei padroni di casa la Cassa rurale riallunga. Il break è decisivo, Cantù vince il set 25-19 (muro a due di Monguzzi e De Luca), la partita 3-1 e si porta in vantaggio nella serie.
“C’è grandissima soddisfazione per questo risultato. Dopo anni siamo ancora in corsa per un traguardo storico come la finale dei playoff promozione. Dbbiamo dimostrato un’altra volta che lavoro e spirito di squadra possono fare la differenza. Ci mancano però ancora due partite, dobbiamo stare con i piedi per terra”, ha dichiarato un raggiante Ambrogio Molteni al termine del match.
Soddisfatto della prova dei suoi ragazzi anche Massimo Della Rosa: “Abbiamo approcciato bene la partita battendo molto bene e con un ottimo lavoro muro-difesa. Nel terzo parziale Sora ha reagito perché ovviamente non si può pensare di arrivare qui e passeggiare. Siamo stati bravissimi nel quarto parziale: Sora è rientrata in campo, ma siamo riusciti a tenerla sotto. A settembre tutti dicevano che potevamo essere la mina vagante del campionato. Lo siamo”, ha dichiarato il coach canturino.