L’opposto biancazzurro Federico Moretti, fuoriclasse sul rettangolo di gioco, campione di solidarietà fuori dal PalaPrincipi. Reduce da un viaggio in Zambia molto formativo dal punto di vista umano, l’attaccante della B-Chem Potenza Picena medita di fondare un’associazione in sostegno dei giovani africani. In attesa di mettere in pratica i suoi propositi a settembre, l’atleta di Fermo ha raggiunto i propri compagni agli ordini di Gianluca Graziosi per affrontare la dura preparazione di avvicinamento alla regular season di A2. Unico assente nel roster il centrale Alberto Polo, impegnato in Repubblica Ceca nella fase finale degli Europei Juniores con la selezione azzurra e autore di un’ottima prova personale al debutto con 9 punti all’attivo nel 3-0 contro la Serbia. Nel calendario pre-campionato del Volley Potentino sono in programma tante sedute in sala pesi e allenamenti massacranti in spiaggia, ma anche ampie parentesi tecnico-tattiche e amichevoli di profilo elevato.

Moretti è pronto per tenere alto il morale dei tifosi potentini grazie alle sue giocate spettacolari, ma senza perdere di vista una delle partite più importanti della sua vita. Quella con l’assistenza ai giovani del continente nero. Durante l’estate il numero 9 della B-Chem ha trascorso nove giorni in Africa tramite il gruppo assistenziale laico di Pesaro “We for Zambia”, così come in passato aveva già partecipato a viaggi di turismo solidale in Kenya e Tanzania. A luglio di quest’anno l’esperienza più illuminante con sua moglie, la nutrizionista Angela Marinelli. Ospitata in una casa di accoglienza a Luanshya, la coppia si è messa al servizio di un villaggio locale per aiutare i ragazzi del posto.

Federico Moretti (opposto, B-Chem Potenza Picena):

«I ragazzini non conoscevano nemmeno la pallavolo, ma si sono subito interessati. Ho svolto la mansione di maestro in inglese e ho insegnato educazione fisica anche ad alunni della secondary school, mentre mia moglie si è messa in gioco con le sue competenze nel centro nutrizionale. Un’esperienza che ci ha profondamente colpito. I giovani appoggiavano le zappe a terra e si concedevano una pausa dal lavoro duro nei campi per seguire le lezioni svolgendo un po’ di sport. Abbiamo usato una rete da tennis riadattata per il volley e persino i più piccoli hanno imparato subito come ricevere in bagher con grande entusiasmo. Fonderò a breve un’associazione di sostegno e nel 2015 tornerò in Africa con un gruppo francescano per sviluppare il progetto. Adesso, però, mi concentrerò sul volley giocato perché voglio disputare un’altra bella stagione con Potenza Picena».

(L’opposto Federico Moretti durante il viaggio in Africa)

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