“Parola d’ordine: entusiasmo.
Sono felice. Ma questo mio stato d’animo non è legato al primo trofeo stagionale vinto, anche se aiuta, perché vincere aiuta a vincere.
Sono felice perché il successo di Brindisi mi aiuta a coltivare un concetto che ritengo decisivo in relazione alla stagione che stiamo per affrontare e dove ci vorrà tanto, tantissimo entusiasmo.
Eccola la parola chiave con la quale vorrei gestire mesi e mesi di difficili ma accattivanti impegni.
Entusiasmo, alias coinvolgimento globale tra chi va sottorete e chi ci segue.
E siete sempre di più, pazienti ma innamorati della squadra che ho l’onore di guidare per il quarto anno consecutivo.
Entusiasmo globale per provare, insieme, a spezzare una sorta di tabù che da otto anni è lì solido: una squadra non ha mai vinto consecutivamente due scudetti. Mi piacerebbe riuscirci insieme.
Non sarà facile, va detto, perché la Superlega è cresciuta di livello presentando ai nastri di partenza diverse formazioni attrezzate per la vittoria finale (saranno in molti, credo, ad arrabbiarsi se la Lube rivince ancora); sarà dura anche confermare l’imbattibilità casalinga dello scorso anno, però, obbiettivo molto stimolante.. Lo è per un team che ha cambiato qualcosa per continuare il suo percorso di club orientato ai vertici di ogni competizione. A proposito, anche quest’anno la Champions ci ha riservato un girone di qualificazione molto complicato e arrivare alla fase finale di questa competizione richiederà quel qualcosa in più da mettere in campo . Sarà stimolante provarci insieme, conoscendo le problematiche che ci faranno compagnia durante la stagione agonistica, che magari sono le solite: la Lube è squadra che deve vincere; daremo il massimo contro la Lube; la Lube bla, bla, bla… (dichiarazioni fatte ad arte).
E questo, appunto, non è una novità. Però sono tutte situazioni che, se da una parte gratificano, dall’altra possono creare premesse che, se non gestite al meglio, possono diventare deleterie.
Entusiasmo, dunque, pensando solo e sempre positivo utilizzando questo stato interiore per affrontare situazioni che, gioco forza e più volte, si riveleranno difficili e delicate.
Con entusiasmo e concretezza ci siamo presi insieme (vista anche la presenza a Brindisi di tanti voi tifosi) un trofeo che deve aiutarci soprattutto a crescere e lavorare in prospettiva, in sinergia: la nostra e la vostra voglia di schiacciare la cabala.
Proviamoci, allora. So che sarà così, una partita alla volta”.
Alberto Giuliani