E’ alla ricerca della stagione della consacrazione, Riccardo Goi. Classe ’92, di Viadana, nel mantovano, rappresenta un po’ l’anello di congiunzione tra il passato e il futuro del Porto Robur Costa, in quanto veste già da tre anni la maglia giallorossa. Un periodo durante il quale il libero ha avuto la possibilità di crescere a fianco di uno dei grandi specialisti del ruolo, Andrea Bari, ritagliandosi un sempre maggiore spazio in difesa e rigiocata.

Dalla prossima stagione, però, Goi dovrà sobbarcarsi anche la fase di ricezione, diventando in pratica il leader della seconda linea. “Sono molto carico – comincia Riccardo – e non vedo l’ora di cominciare con gli allenamenti. Ci sarà tanto da sudare, ma sono sicuro che riuscirò a essere all’altezza del compito richiesto. Da parte mia, non mancheranno impegno e voglia di lavorare”.

Al momento sei l’unico giocatore rimasto della squadra della stagione 2013-14, quella con Bonitta al timone. Senti un po’ di responsabilità?

“Con Marco ho giocato il mio primo torneo in A2, a Reggio Emilia, poi il primo in A1, appunto a Ravenna. Adesso il Porto Robur Costa comincia un nuovo capitolo della sua storia e lui mi ha voluto ancora. Sono stato molto felice di firmare un contratto pluriennale, anche perché Ravenna è ormai la mia seconda casa e mi trovo benissimo. Ringrazio per la fiducia, che spero di ripagare con le prestazioni in campo”.

In cosa devi migliorare per farti trovare pronto nella prossima stagione?

“In tutto, in particolare in ricezione. In allenamento, nelle scorse annate, mi sono sempre dedicato a tutte le fasi, ma in campionato sarà un’altra cosa. Devo crescere anche nelle rigiocate e in difesa”.

In questo quanto ti ha aiutato lavorare a fianco a un ‘big’ del ruolo come Andrea Bari?

“E’ stata una grandissima fortuna. Non solo in campo, ma anche fuori, perché Andrea è una bellissima persona e lo ringrazio per tutto quello che ha fatto per me. Cercherò di portarmi dietro quello che mi ha insegnato e di mettere in pratica i consigli ricevuti. Spero di essere un suo degno erede”.

Cosa pensi del Porto Robur Costa in costruzione?

“Ci sono tanti volti nuovi rispetto al passato. E’ stato chiuso un ciclo e ora se ne apre un altro. Conosco già Torres, Van Garderen e Spirito, e sono sicuro che avremo tutti una grandissima voglia di giocare e di non mollare mai. E poi ci sarà Lyneel, un ottimo acquisto”.

Quale sarà il vostro obiettivo?

“Il torneo si è allargato a quattordici squadre e sarà ancora più duro, in quanto il livello medio a mio parere si è alzato in modo ulteriore. Troveremo molte difficoltà, ma secondo me abbiamo le potenzialità per lottare per un posto nei playoff. La cosa più importante sarà lottare in ogni partita, contro ogni avversario, su tutti i palloni”.

Che effetto ti farà tornare a giocare stabilmente al Pala De André?

“Nella mia prima stagione a Ravenna purtroppo ho saltato molti mesi a causa di un infortunio alla spalla. Sono sicuro che il Pala De André sarà un valore aggiunto per il gruppo, con i nostri sostenitori che ci daranno una grande carica. Non sarà semplice batterci in casa, cercheremo di toglierci delle grosse soddisfazioni e di dare tante gioie ai tifosi”.