Si gode un po’ di meritato riposo nella sua Argentina il nuovo arrivato in casa Bunge, lo schiacciatore Cristian Gabriel Poglajen. Al termine di una stagione intensa e piena di impegni, ma anche di soddisfazioni, il martello biancazzurro ricarica un po’ le batterie in vista della prossima avventura in Italia, che segna il suo ritorno in Europa dopo le passate esperienze in Belgio (2011-12 nel Roeselare) e in Polonia (nel 2013-14 nell’Effector Kielce). Il giocatore classe ’89 (compirà 28 anni il prossimo 14 luglio) è infatti reduce da un’annata vissuta su due fronti: quello di club, con il Lomas di capitan Cavanna (ex Cmc, tra l’altro) capace di vincere per la prima volta nella sua storia un trofeo (la coppa argentina Aclav), e quello della nazionale, con la partecipazione da titolare nella recente World League (103 ‘caps’ per lui finora in carriera).

Un amore, quello per la pallavolo, che ha radici lontane, con ‘il polacco’ (così è soprannominato Poglajen) che da ragazzino ha cominciato a praticare questo sport per… motivi familiari. “Ho iniziato a giocare a pallavolo quando avevo 12 anni, a causa dei miei fratelli. Ho due sorelle e due fratelli e io sono il più giovane della famiglia. Tutti loro hanno praticato questo sport e ho seguito con entusiasmo il loro esempio. Mi hanno insegnato a giocare quando ero piccolo e poi ho scelto di imboccare la strada che mi ha portato a diventare un giocatore di buon livello”.

Una strada, questa, che ha portato Poglajen a girare il mondo, disputando anche due Olimpiadi con la maglia della nazionale (a Londra nel 2012 e a Rio de Janeiro nel 2016). Al termine dell’esperienza in Polonia, lo schiacciatore è tornato in Sud America, giocando prima in Brasile (nel Montes Claros e nell’Escola do Corpo) e poi, appunto, nell’emergente Lomas. “Il campionato argentino è davvero difficile, perché ci sono molti giocatori di ottimo livello tecnico e con forte spirito agonistico. In più è un torneo che presenta anche delle difficoltà logistiche. Il mio è un Paese molto vasto e c’è quindi una grande distanza tra le città delle squadre. A volte, per disputare un match, bisogna percorrere più di venti ore in autobus”.

Il prossimo passo è quello che lo porterà a Ravenna, in un campionato come la Superlega che gli dà grandi stimoli. “Sono felice e orgoglioso di giocare in Italia e a Ravenna. So che è una squadra con una grande storia di pallavolo e obiettivi importanti da raggiungere. Sono consapevole di andare a giocare in una delle leghe più forti e competitive di tutto il mondo. Ci sono tanti buoni giocatori, forti e nello stesso tempo con una tecnica molto buona. Sarà una bella sfida per me. Voglio dire ai tifosi – termine Poglajenche sono molto contento ed entusiasta di vestire la maglia della Bunge, con grandi aspettative”.

Ufficio stampa Porto Robur Costa – Vincenzo Benini