Risponde di buon mattino al telefono mentre è in treno in viaggio per Roma.
Matteo Morando, lo scout man dei “Lupi” e, da qualche mese della Nazionale, sta trasferendosi da Firenze nella capitale. L’appuntamento, per la comitiva azzurra è per mezzogiorno all’aeroporto di Fiumicino per la partenza per Berlino. Da qui trasferimento in pullman a Stettino, in Polonia, sede del girone B della 30° edizione dell’Europeo di pallavolo, che inizierà venerdì prossimo (ore 20,30) con la prima gara in programma con la Germania del bomber Grozer. Sarà lui lo spauracchio per la squadra del Generale Blen, nel classico debutto di fuoco.
“Ma noi ci faremo trovare pronti – attacca Matteo Morando – la preparazione darà i suoi frutti. Prima a Cavalese con la Solvenia con una vittoria per parte e poi col doppio successo per 3-0 sull’Olanda ad Haarlem ed Apeldoorn, abbiamo dimostrato di esserci. Vogliamo far bene, prima con la Germania e poi con la Slovacchia, domenica prossima e con la Repubblica Ceca il giorno dopo. La prima classificata al termine del girone andrà subito avanti ma, anche la seconda e la terza avranno l’opportunità di rientrare in gioco. Tuttavia dovremo puntare al primo posto, per raggiungere la parte più favorevole del tabellone; l’eventuale secondo posto potrebbe assegnarci la Francia ai quarti”.
L’Europeo inizierà da giovedì prossimo, vale a dire fra 48 ore, e si concluderà domenica 3 settembre.
Blengini, dopo le sue riflessioni, non ha convocato Pesaresi, chiamando quindi due palleggiatori, quattro schiacciatori, quattro centrali, due opposti e due liberi.
– Matteo, il Generale Blen è pronto?
“Certo che è pronto. Lui non lascia nulla al caso. Lavora forte e con entusiasmo ed ora aspetta che sia il campo a parlare”.
– Dei “Lupi” cosa dice?
“Ci segue, come segue tutte le sue ex squadre a cui si sente legato. Chiede, vuol sapere ed essere informato”.
– Dopo l’Europeo ti vedremo di nuovo e stabilmente al PalaParenti?
“Ci sarò sicuramente, dopo questa bella estate con la Nazionale, con un’esperienza formativa come poche.
Recentemente ho fatto due puntatine a Santa Croce, salutando il gruppo ed ho avuto la chiara impressione che venga svolto un buon lavoro di quantità e qualità in un ambiente unito. Resto in contatto quotidiano con Pagliai e con altri. Il mio legame con Santa Croce, dopo questi anni trascorsi qui, è forte”.
Marco Lepri – Ufficio stampa “Lupi” Santa Croce