Verona-Ravenna 3-2
(25-23, 30-28, 22-25, 22-25, 20-18)
CALZEDONIA VERONA: Marretta 13, Pajenk 10, Stern 20, Maar 23, Birarelli 8, Spirito 4, Pesaresi (L); Paolucci, Grozdanov, Jaeschke. Ne: Frigo, Manavinezhad. All.: Grbic.
BUNGE RAVENNA: Marechal 21, Diamantini 5, Buchegger 28, Poglajen 25, Georgiev 4, Orduna, Goi (L); Vitelli 1, Raffaelli, Pistolesi, Marchini. Ne: Mazzone. All.: Soli.
ARBITRI: Cappello di Siracusa e Florian di Treviso.
NOTE – Verona: bs 18, bv 10, errori 17, muri 9; Ravenna: bs 22, bv 10, errori 19, muri 10. Spettatori: 3469. Durata set: 32’, 44’, 28’, 29’, 29’ (tot. 162’). Mvp: Marretta.

Una Bunge dal grandissimo cuore e dalla grandissima grinta torna a casa con un punto dalla difficile trasferta di Verona, con la Calzedonia che la spunta al tiebreak al termine di un match dalle grandi emozioni. Sotto di due set, i ravennati trovano la forza di recuperare lo svantaggio vincendo le due frazioni successive e giocandosi punto a punto il parziale decisivo, dove però è mancato un pizzico di fortuna in più. Ancora una volta la formazione di Soli dimostra di poter affrontare alla pari qualsiasi avversario, anche la squadra di Grbic trascinata da Stern, l’mvp Marretta e in regia da Spirito, costruita per puntare alle prime quattro posizioni in classifica. Il prossimo appuntamento è in programma già venerdì, quando alle ore 20.30 Orduna e compagni se la vedranno al Pala De André con i pugliesi del Castellana Grotte.

Sestetti iniziali La Calzedonia del coach Grbic scende in campo con l’ex Spirito in regia, Stern opposto, Marretta (preferito a Jaeschke) e Maar schiacciatori, Pajenk e Birarelli centrali e Pesaresi libero. Indisponibili Djuric e l’altro ex del match, il ravennate doc Mengozzi. La formazione iniziale schierata dal tecnico Soli è composta al solito dal palleggiatore Orduna in diagonale con Buchegger, dalle bande Marechal e Poglajen, da Diamantini e Georgiev al centro e da Goi in seconda linea. In panchina non c’è Gutierrez, impegnato nelle qualificazioni mondiali con la maglia della nazionale cubana.

Primo set La Calzedonia prova fin da subito a scappare con alcuni strappi, ma Georgiev (4-4), un errore di Stern (7-7) e Poglajen (9-9) tengono la Bunge a stretto contatto. Buchegger firma il muro del provvisorio sorpasso (10-11), ma i veronesi reagiscono e provano la fuga: 16-14 e time out di Soli. La risposta dei ravennati passa dalle mani di Marechal, che mette il sigillo a un break di 4-0: 16-18 ed è il turno di Grbic di fermare la sfida. Buchegger realizza l’ace del 19-22, con il coach della Calzedonia che chiama ancora i suoi in panchina, ma l’opposto austriaco non sbaglia l’attacco dalla seconda linea: 19-23. Stern dimezza lo svantaggio (21-23) e Soli chiama la sosta, però il bombardiere sloveno piazza due battute vincenti di fila per il pareggio dei veneti (23-23). La schiacciata di Buchegger esce di un soffio e Stern al servizio porta a 6-0 la striscia a favore dei gialloblù, che si aggiudicano la prima frazione: 25-23.

Secondo set Il parziale viaggia sul filo dell’equilibrio fino all’8-7 di Verona, poi con Vitelli in campo al posto di Georgiev due errori di Maar e una schiacciata di Buchegger causano il sorpasso della Bunge: 8-11 e Grbic chiama time out. Due ace di Maar riportano il match in parità (12-12), poi Marretta mette a terra la successiva palla break: 13-12 e Soli ferma la partita. Pajenk spinge a +2 la Calzedonia (17-15), Diamantini a muro la riprende (17-17 dopo il videocheck) e Poglajen con due punti la supera: 17-19 e Grbic utilizza la sua seconda sosta discrezionale. Una schiacciata lunga dei veneti non toccata regala il +3 ai ravennati (17-20), che volano sul 17-22 grazie a un ace e una pipe di Marechal. Maar tiene in partita i padroni di casa (20-22) e Soli chiama i suoi in panchina, ma il canadese pareggia il conto con altri due attacchi vincenti: 22-22. Marchini rinforza la ricezione sul servizio di Pajenk e Poglajen spezza il break, poi Buchegger piega il muro avversario per il 23-24. L’austriaco sbaglia la battuta, Maar no, firmando il sorpasso dei veronesi (25-24), che non sfruttano tre set point: 27-27. Al quarto il videochek non ravvisa il tocco del muro sulla conclusione di Stern (28-28), al quinto, però, Buchegger spara fuori e la Calzedonia va sul 2-0: 30-28.

Terzo set I gialloblù scattano subito sull’8-6, Buchegger con tre punti di fila li supera (9-10) e l’errore di Pajenk allontana la Bunge: 10-12 e time out di Grbic. Il videocheck fa cambiare la decisione degli arbitri sul servizio vincente di Buchegger e Maar schiaccia lungo per l’11-15 dei ravennati. Pajenk in battuta porta a -1 i padroni di casa (14-15), subito ricacciati indietro dagli ace di Poglajen (due di fila per il 14-18) e di Diamantini: 15-20. L’errore di Stern lancia a +6 i giallorossi (15-21), Marretta dimezza il gap per il 18-21, costringendo Soli a fermare il match. Buchegger e Marechal a muro fanno involare la Bunge sul 18-24, ma i muri di Spirito e l’ace di Birarelli avvicinano di nuovo la Calzedonia: 22-24. Al quinto set point, però, il centrale tira in rete il servizio, con la formazione di Soli che si aggiudica la frazione: 22-25 e 2-1 Verona.

Quarto set Due ace di Marechal spingono sul 2-4 la Bunge, subito ripresa dai veneti, che conducono con Marretta (6-5) fino a quando il francese non fa mettere la freccia ai ravennati: 9-10. Maar risponde in modo immediato (11-10) e Spirito a muro lo imita per il +2 dei gialloblù: 14-12. Un diagonale sballato di Marretta riporta l’equilibrio in campo (14-14), poi Poglajen con tre punti di fila (i primi due dai nove metri) fa allontanare i ravennati sul 15-18. La squadra di Soli mantiene il vantaggio grazie a un errore di Marretta (20-23), Birarelli tira in rete il servizio (21-24), ma Pistolesi in battuta non sfrutta il primo set ball: 22-24. Alla seconda occasione, però, ci pensa Poglajen a pareggiare il conto dei set: 22-25.

Tiebreak E’ di Marechal il primo break del parziale decisivo (4-6), che però è annullato da Marretta (6-6), poi il francese spinge di nuovo Ravenna a +2: 6-8 e time out Grbic. Lo schiacciatore transalpino prima conserva il vantaggio (7-9), poi però tira fuori il diagonale: 9-9 e Soli ferma il match. Stern a muro firma il sorpasso (10-9), ripetendosi nell’attacco successivo: 11-9 e il tecnico della Bunge chiama i suoi in panchina. Diamantini acciuffa i gialloblù sull’11-11 e si prosegue punto a punto per i padroni di casa fino al 14-13, che con Stern mancano il primo match ball. Il muro di Georgiev porta avanti i giallorossi (14-15), poi un cartellino rosso assegnato in contemporanea a Raffaelli e a Grbic non cambia sostanza al punteggio, con Stern che annulla il match ball dei ravennati: 16-16. È sempre lo sloveno e rivelarsi decisivo, mettendo a terra il muro del 17-16 e a firmare un fortunoso ace, con palla smorzata dal nastro, per il successo finale della Calzedonia: 20-18.

Le dichiarazioni del dopo-partita
Luca Spirito (palleggiatore Calzedonia Verona):
 “sono contento per questa vittoria, che ci siamo meritati, perché è arrivata per merito di tutto il gruppo e di tutto il lavoro duro che facciamo durante la settimana in palestra. Sono doppiamente contento perché ho vinto contro la mia ex squadra, di cui conservo bellissimi ricordi”.
Santiago Orduna (palleggiatore Bunge Ravenna): “C’è molta rabbia perché nei  finali dei set abbiamo sprecato qualcosa, abbiamo avuto tante occasioni per chiuderli in nostro favore. Siamo stati comunque bravi a rientrare in partita, perché sotto di 2-0, qui a Verona non era facile. Il tie break, poi, è stato deciso da due palle e Verona è stata più brava di noi”.
Riccardo Goi (libero Bunge Ravenna): “Abbiamo qualcosa da recriminare sui primi due set, dove tra battute e difese i nostri avversari ci hanno messo del loro, ma purtroppo siamo mancati in concretezza. Siamo comunque sempre stati lì, recuperando due frazioni di svantaggio, poi nel tiebreak è finita così, ma potevamo spuntarla anche noi. Siamo consapevoli di aver disputato una buona partita contro un squadra che darà filo da torcere alle più forti del campionato. Noi continuiamo nel nostro percorso, iniziando già a pensare alla prossima sfida con Castellana Grotte”.

Ufficio stampa Porto Robur Costa – Vincenzo Benini