Ferita nell’orgoglio e dai recenti risultati, la Monini Marconi vuol tornare quanto prima a fare quello che gli è riuscito già 11 volte in questa prima parte di stagione: vincere. Ma la prossima partita non poteva rappresentare uno scoglio più duro per le ambizioni di Corvetta e compagni, perché si andrà in trasferta sul campo della capolista Tuscania. Il big match della 16esima giornata del Girone Blu andrà in scena domenica alle ore 18 al Palamalè di Viterbo, uno dei palazzetti più “caldi” dell’intera Serie A2, e metterà in palio punti importanti per due squadre che non hanno fatto mistero di puntare ai primi quattro posti per passare alla seconda fase nel gruppo delle migliori.

Momento no – Né Spoleto né Tuscania sono in un gran periodo di forma, entrambe hanno perso due delle ultime tre gare di campionato e i quarti di Coppa Italia disputati in casa, rispettivamente contro Santa Croce e contro Siena. Per entrambi il match di domenica potrebbe rappresentare una svolta, nonostante manchino ancora diverse partite alla fine del Girone.

Qui Spoleto – Dirigenza, staff e giocatori preferiscono non rilasciare particolari dichiarazioni alla vigilia, meglio serrare i ranghi per isolare qualsiasi pressione esterna e pensare solo al campo. Nelle facce di tutti però, si legge quella voglia di riscatto tipica di un gruppo di “leoni affamati”. Coach Provvedi ha l’intera rosa a disposizione, compreso Van Berkel che era stato debilitato da un leggero attacco influenzale ormai smaltito. Ci sarà solo l’imbarazzo della scelta per il tecnico spoletino, che contro Brescia aveva vito un grandissimo primo set dei suoi prima del black out che rimise in partita i Tucani. Servirà necessariamente un rendimento più continuo nell’arco dei set per mettere in difficoltà la capolista.

Qui Tuscania – Una capolista che due settimane fa aveva piegato Bergamo grazie ad una prova colossale del suo opposto a stelle e strisce Eric Mochalski (42 punti), ma che nell’ultimo turno si è fermata al cospetto della “ammazza-grandi” Cantù, anche se dopo un primo set da dimenticare (appena 9 punti all’attivo), Cernic e compagni con una grande reazione erano quasi riusciti a ribaltare la gara. Montagnani dovrebbe schierare i suoi con Padron e Mochalski palleggiatore-opposto, Cernic e Shavrak in banda, l’ex Festi e Piscopo al centro, Bonami libero.

E allora parola al campo, perché nella pallavolo conta solo quello che succede su quel rettangolo color mattone, mentre le chiacchiere e le polemiche stanno a zero. Nonostante gli ultimi risultati poco brillanti, la Monini Marconi mantiene in classifica un margine di 5 punti sulla quinta piazza della Gioiella Micromilk Gioia del Colle e di 6 sulla Pool Libertas Cantù, mentre la vetta dista appena due lunghezze.

Nella foto di Cristian Sordini un momento della gara di andata