KEMAS LAMPIPEL: Acquarone, Wagner 31, Elia 8, Benaglia 6, Hage 13, Zonca 18, Taliani (libero), Colli, Ciulli 2, Miscione, Andreini (libero) 1, Tamburo. Allenatore: Totire.
EMMA VILLAS SIENA: Fabroni 1, Nemec 10, Bargi 12, Braga 8, Vedovotto 10, Melo 7, Giovi (libero), Boswinkel 15, Pochini, Fedrizzi 4, Di Tommaso, Spadavecchia n.e, Graziani n.e. Allenatore: Cichello.
Abitri: Rossi e Rolla.
Successione set: 29-27; 25-27; 25-20; 25-19.
Spettatori: 900.
Battute sbagliate “Lupi”: 11, Aces: 8, Muri: 12.
Battute sbagliaste Siena: 16, Aces: 2, Muri: 9.
La marcia della Kemas Lamipel non conosce ostacoli nel Girone Bianco della A2. Dopo l’eliminazione dalla Coppa Italia ad opera della Scarabeo Roma, i “Lupi” ripartono in campionato, allungando di una lunghezza sugli stessi capitolini, costretti al quinto set nelle Marche. Sono 35 i punti della squadra di Totire, contro i 33 di quella di Spanakis.
E’ proprio una Kemas Lamipel dieci e lode quellla del derby di ritorno. Stavolta il massimo dei voti è obbligatorio per la capolista e, strameritato, dopo la super prestazione di ieri con la corazzata Siena, sconfitta per 3-1 dinanzi a 900 spettatori.
PalaParenti in festa ed entusiasta, come non capitava da anni. Santa Croce si sta di nuovo innamorando della sua squadra di pallavolo che, già l’anno scorso, qualcosa di buono l’aveva pur combinato, specialmente nella seconda parte della stagione.
Col successo nel derby toscano salgono dunque a dieci i successi consecutivi della compagie presieduta da Sergio Balsotti.
La squadra di Totire è un gruppo granitico, coeso, affiatato, una squadra nel vero senso della parola. La Emma Villas ha tenuto testa per due set, poi è gradualmente uscita di scena, venendo annichilita nella parte conclusiva del quarto parziale.
La Kemas Lamipel, si è dimostrata superiore in tutti i fondamentali, servendo meglio, murando perentoriamente, ricevendo con percentuali più alte.
Totire ha giocato subito le carte Acquarone e Benaglia titolari accanto a: Wagner, Elia, Hage, Zonca ed il libero Taliani.
Cichello ha scelto Braga al centro per Spadavecchia e Giovi libero; con loro Fabroni, Nemec, Bargi, Vedovotto e Melo.
Nel corso della gara il coach argentino ha puntato forte su Boswinkel, chiamato Fedrizzi, Pochini e Di Tommaso all’opera, ma il collettivo biancorosso, ha tenuto botta con ripartenze micidiali. Letali quelle nel terzo e quarto set, con la Curva entusiasta, per un tifo degno di una grande squadra.
Nel primo set prevalgono i conciari per 29-27 al termine di un braccio di ferro ricco di emozioni. Partono bene i biancorossi (4-1) ma gli ospiti, in maglia neroarancione, ci sono: 5-5.
Fabroni gioca veloce (7-12) e Zonca entra subito in gara con due aces consecutivi: 10-12.
C’è intensità, voglia di fare da ambo le parti. Acquarone raccoglie in guanto di sfida lanciato da Fabroni ed inizia a far vedere le qualità dei suoi 18 anni.
Nemec c’è (17-20) ma anche Hage è in serata e lo blocca a muro per il 21-21.
Sul 24-22 tutto sembra dire “Lupi” ma non è così. Entrano, nel frangente, in campo Ciulli, Colli e Tamburo e Pochini, dall’altra parte, dà fiato a Vedovotto in seconda linea.
Sul 27-27 riecco Acquarone e, Wagner e compagni, chiudono per 29-27, con una doppia fischiata a Giovi dal primo direttore di gara.
Reazione senese nel secondo set anche se sono i “Lupi” a dare l’impressione di giocare meglio.
Cichello, sul 16-15 inserisce l’olandese Boswinkel per Nemec, murato a uno dal grintoso Zonca. Boswinkel entra subito in gara concludendo più volte positivamente. Le sue bordate consentono alla squadra della Città del Palio di portarsi in parità (25-27) anche se l’ultimo punto è di Melo.
Nel terzo set si riparte in perfetta parità (6-6) e, sul 7-6 deve uscire dal campo Taliani che si fa male dopo una coraggiosa difesa sotto rete.
Entra Andreini che, ha il merito di conquistare anche un punto. Questo deriva da un suo errore in ricezione che, induce allo sbaglio Bargi, sorpreso a sua volta.
Applausi per il ragazzo che se la cava egregiamente, portando acqua al mulino biancorosso.
Questo “macina” giocate in serie e col tempo, il muro conciario prende le misure su Boswinkel: 18-12. Benaglia sugli scudi per un perentorio filotto di belle giocate.
Il 20-15 è di Wagner ed il 23-17 giunge dopo un muro di Ciulli che risponde sempre bene quando Totire lo chiama in causa. La prova di Acquarone è comunque di assoluto livello con giocate veloci e precise. Chiude Zonca, che si batte con grande furore agonistico: 25-20.
Nella quarta frazione rientra Taliani a dar man forte dietro. Fedrizzi rileva Melo e Siena fa le prove di fuga prima con Bargi (5-9) e poi con Boswinkel: 7-11.
Totire richiama Elia e compagni che restano in scia, corroborati da Hage (10-12), per poi tornare a meno quattro: 10-14.
Wagner si porta al servizio sull’11-14 e piazza due bombe che fruttano altrettanti aces: 13-14. Cichello non si fida e ferma il gioco.
Ma Wagner ha suonato l’ultima carica. Il 14-14 è opera del bomber di colore brasiliano che, da quel momento, risulta immarcabile per la barriera neroarancione: 17-15.
Il nuro biancorosso, a sua volta, chiude la strada a Boswinkel (18-15), poi è Zonca a fermarlo da solo per il 19-15.
Fedrizi spara out (21-15) e Siena sbanda, provando a reggere l’urto (21-18) ma errando successivamente al servizio con Braga: 22-18.
Si rivede Nemec ma il derby ha ormai un unico padrone. Zonca spalleggia Wagner e Ciulli trova l’ace in zona uno 24-19. Fedrizzi sparacchia fuori ed il derby è trionfale per i Lupi: 25-19.

Marco Lepri – Ufficio stampa “Lupi” Santa Croce
Nella foto di Veronica Gentile: il muro di Colli, Elia, Zonca su Alisson