L’inno di Mameli coinvolge tutti: Wild Kaos, tifosi della tribuna numerata e delle gradinate: tutti in piedi sul 24-14 a cantare l’inno nazionale, in una sorta di campanilismo forse eccessivo ma di certo emozionante, per poi esplodere di gioia alla schiacciata out di Kirchein.
La legge della Bertoni si impone ancora.
Nonostante l’assenza di Toppel, Motta trova l’assetto giusto e fa saltare i piani di Bolzano, venuto a Crema per prendersi i tre punti.
Probabilmente non a tutti è ancora chiaro cosa significa giocare la pallavolo a Crema, ma chi ci è stato e chi ,c’è oggi, lo sa bene.
A Crema vige la legge della passione e del sacrificio, non dei nomi.
A Crema vige la legge della serietà e del gruppo, della solidità e della perseveranza.
Un gruppo speciale, un tifo che fa venire i brividi.
Il sunto della partita?
Ricezione quasi perfetta, con Caprotti-super, a parte qualche appoggio impreciso; Finazzi ed Egeste infermabili in attacco e insormontabili a muro. Rigoni infallibile nelle giocate che solo a lui piacciono: palla scontata e muro a tre; Aiello determinante al servizio e senza errori anche se poco chiamato in attacco, Maia-show, con muri, attacchi e schemi dal mal di testa (per i centrali di bolzano). E che dire di Jacques Yoko? Ieri monsieur Jacko ha messo a terra 27 – leggonsi: ventisette – palloni in tre set, rivelandosi il vero signore del torneo.
A proposito: Heikkinen? 4 punti, quasi non pervenuto.
Peccato che dom enica si giocherà a Ferrara, anche se il seguito di supporters non mancherà di certo….
Grande Reima, niente da dire. Avanti così.