Il vice presidente Barbati fa il punto della situazione su campionato e società.
Capitolo 1, Campionato : “Devo elogiare allenatore e squadra per aver reagito in modo brillante, dopo un avvio difficile, ed in una stagione costellata da infortuni continui ed al mancato tesseramento dell’opposto titolare. La squadra era stata ben allestita dal nostro diesse Rota, che insieme al tecnico Motta ed al vice Camperi hanno saputo operare scelte oculate e molto valide: la squadra era stata creata per raggiungere i play offs e comunque garantire a Crema un altro anno di Serie A, ed ora, nonostante la salvezza non sia ancora matematica, ci troviamo ad un passo dal compiere la storica impresa ed addirittura rischiamo di migliorare la classifica finale dello scorso anno.
A Crema l’aria che si respira è entusiasmante, la società, la squadra ed il pubblico hanno da tempo creato una sinergia incredibile, nonostante il budget a disposizione.
Ma intanto Crema ha battuto tante corrazzate: basti pensare che domenica socrsa a Ferrara, la Carife ha tolto dal campo Matheus sostituendolo niente meno che con Andrea Aiello, mentre la Premier aveva nove giocatori disponibili e i nostri cambi erano contati.
Questa la dice lunga sull’ambiente che circonda il volley a Crema: quest’anno, poi, il gruppo storico – Finazzi, Egeset, caprotti, Rigoni, ma anche Yoko – nella difficoltà hanno saputo infondere ai nuovi arrivati la grinta necessaria che ha consentito di superare una fase tremenda e ridare nuovo ossigeno alla classifica”.
Capitolo 2, Società: “Nella nostra società si lavora senza manìa di protagonismo, e dobbiamo ringraziare tante persone che collaborano con noi e che non riusciremo mai a ringraziare; mi riferisco a gente come Luciangelo Costa, Gigi Pavesi, i vari Bianchi, Loschiavo, Giorgio Chiesa che svolgono un lavoro incredibile .
E’ sempre difficile allestire una squadra competitiva perchè Crema non può permettersi di far la guerra ai potenti, a chi, cioè, è economicamente più forte, ma credo che il volley non sia solo questo.
Crema ha un seguito di pubblico e tifosi che non conosce eguali in A2, è un ambiente perfetto, a dimensione umana, dove un atleta riesce, a mio parere, a dare il meglio. Spero che la stagione si concluda nel migliore dei modi e dopo il lavoro continuerà, perchè non si fa in tempo a riposare, mai….”