Alla partenza per Mantova l’obiettivo della Olio Pignatelli Isernia era quello di raggiungere le tre vittorie di fila e di portare in Molise l’intera posta in palio. Obiettivo centrato: 3-1 alla Canadiens Mantova sotto lo sguardo attento del ct della Nazionale, Andrea Anastasi, e di Emanuele Zanini, al PalaSigla.com per salutare il loro ex secondo, Marco Fenoglio.
“Siamo venuti per Marco, al quale siamo molto legati – dice il ct azzurro al termine del match – e sono contento di aver visto una squadra che ha giocato bene, nonostante il set regalato, una squadra che si è mossa bene perché bene impostata, che ha meritato di vincere purtroppo contro la ‘mia’ Mantova. Quest’anno sto seguendo di più la A2 – continua Anastasi – per tenere d’occhio qualche giovane interessante e mi fa molto piacere che ci sono società come Isernia che credono molto nei giovani italiani e li fanno giocare”.

Decisamente una buona giornata quella della Olio Pignatelli: oltre alla prima vittoria esterna da tre punti, su un campo difficile come quello di Mantova, arrivano anche i complimenti del ct azzurro; eppure il finale della prima frazione faceva presagire un film già visto: i biancoazzurri a condurre per gran parte del set per poi cedere il passo nei momenti conclusivi. Questa volta la sceneggiatura ha riservato un finale diverso, al quale hanno contribuito la maggiore determinazione e la maggiore amalgama tra i pentri che, in alcuni frangenti, hanno prodotto una lampante differenza nell’organizzazione di gioco delle due formazioni.

Il match si apre sotto le insegne del muro biancoazzurro, ben quattro block nei primi sei scambi: Libraro, Van der Wel e D’Avanzo che ne fa due, davvero bello il secondo con una mano sul pari ruolo Nemec (2-6). In posto tre per la Pignatelli a far coppia con il campano c’è Pagni; Peralta non al 100% dopo l’infortunio viene tenuto a riposo ed entrerà solo a metà della terza frazione. Isernia gestisce il vantaggio, almeno fino al 22, poi riappaiono i fantasmi. Dopo l’attacco vincente di Libraro (19-22) sull’ottima ricezione di Spampinato, Gemmi attacca out e manda Nagy a servire, l’ungherese piazza due ace consecutivi che fanno 22 pari. Si va ai vantaggi e dopo aver sprecato quattro palle set i biancoazzurri si fanno superare dal muro di Nemec e dall’ace di Walter.

Dopo l’iniziale equilibrio nel secondo parziale la fuga della Pignatelli parte da una serie di errori della Canadiens (8-12) che fanno chiamare il tempo a Scarduzio, ma al rientro D’Avanzo mette ancora una volta le sue mani a muro (saranno 6 i block vincenti dell’irpino). Il gap a favore dei pentri si amplia e va a +6 con l’ace di Valera (10-16). Benito prova a tenere a galla i suoi, ma ormai i biancoazzurri, con Bertoli Junior in campo (“mano di pietra”, invece, era sugli spalti a gustarsi la gara) al posto di Van der Wel, hanno preso il largo e l’ennesimo errore del Mantova in battuta riporta il match in parità.

Nel terzo parziale è ancora l’Isernia a partire meglio, con il fondamentale di muro sugli scudi, i padroni di casa, però, cercano e trovano la parità con Mazzonelli entrato per un Paolucci non in serata di grazia. Si procede punto a punto almeno fino alla seconda interruzione tecnica, ma i campani Libraro e D’Avanzo tengono Mantova sul -2, Benito prova ad accorciare in pipe (20-21), ma Lollo Gemmi sale in cattedra con un attacco deciso che passa nel muro a tre avversario e poi due volte consecutive in diagonale, mentre Valera si ricama da solo l’ultimo punto.

La buona vena dei molisani fa uno 0-3 che inibisce i lombardi costretti a tempo sul 2-6. Isernia è padrona del campo, mentre dall’altra parte Scarduzio prova a mischiare le carte per uscire dall’empasse. Nagy accelera, ma altrettanto fa Van der Wel, che dopo un inizio incerto chiude il match in costante crescita giocando sulle mani del muro virgiliano e sprecando davvero poco (17 punti per lui, stessa doppia cifra raggiunta da D’Avanzo). Il muro di Valera suona il secondo time out tecnico e al rientro Libraro finalizza il mezzo ace di Gemmi, che alla palla successiva va ad attaccare, attacco che costa l’ammonizione per proteste a Mazzonelli, mentre D’Avanzo scatta l’ennesima fotografia (16-22). Per Isernia le luci della ribalta si fanno più brillanti, mentre sul PalaSigla.com cala il buio, non solo per la prestazione dei padroni di casa che sono andati pian piano spegnendosi, bensì perché salta l’impianto elettrico. Stop di qualche minuto e Libraro prima in diagonale e poi in pipe decreta l’1-3 finale.

“Primo set a parte (set che abbiamo buttato via noi perché eravamo 21-18 e bisognava chiuderlo e sono anche convinto che se l’avessimo chiuso finiva 3-0 per noi) abbiamo giocato più che bene – dice Fenoglio. Abbiamo fatto un notevole salto di qualità a muro, ma dobbiamo avere più continuità sulle palle facili ed essere più cinici. In certi momenti abbiamo concesso troppo perché siamo mancati nello spirito battagliero. Dei miglioramenti ci sono stati anche in battuta, soprattutto sulla flottante, meno bene quella in salto dove commettiamo ancora qualche errore di troppo. Ci vuole un po’ più di tempo perché tutto funzioni al meglio. Anche Dio ci ha messo sette giorni a creare il mondo, noi possiamo concedercene qualcuno in più per trovare gli assetti giusti!”.

Anna Palermo
Area Comunicazione
press@fenicevolleyisernia.it
www.fenicevolleyisernia.it