Oggi compie 22 anni e come regalo ha chiesto alla Prisma Volley di aver sulla maglia per la prossima stagione il numero uno. “Il due sapevo che lo aveva rivendicato subito Coscione, quindi ho espresso il desiderio di avere almeno l’uno” – afferma Antonio Ricciardello (nella foto con Giretto e Schuil il giorno della promozione in A/1 della Prisma – 2 aprile 2006) che torna alla Prisma dopo una stagione nella quale ha preso la decisione che potrebbe rappresentare la svolta per la sua carriera: “Lo scorso anno sono andato via perchè volevo mettermi in gioco e capire se potevo aver un futuro da schiacciatore. Sono tornato a Brolo, il mio paese” – racconta il giocatore siciliano – “Non mi pento di aver rinunciato per una stagione alla serie A/1. Ora invece sono convinto della scelta definitiva di ricoprire il ruolo di libero”.
Il presidente della Prisma Bongiovanni, il diesse Primavera e coach Lattari hanno scommesso su di lui per la prossima stagione. E dopo aver assaporato per un paio di gare l’ebbrezza di essere titolare nella stagione 2006-07 (sostituì l’infortunato Vicini a metà del girone di ritorno contro Roma e Perugia) ora toccherà a lui dare continuità e sicurezza alla seconda linea della Prisma.
“Ringrazio tutti per avermi dato questa grandissima opportunità. Quando ho ricevuto la proposta di Primavera, ho subito accettato. Poi mi ha chiamato coach Radamès e le sue parole mi hanno fatto piacere. Ha detto che punta su di me al 100% e che farò un bel campionato. Le responsabilità non mi fanno paura, in campo sono un tipo abbastanza freddo e poi ho voglia di dimostrare che in questo ruolo posso fare bene, essere all’altezza della serie A/1 ed avere una carriera davanti. Per me può essere veramente la svolta”.
Ricciardello non sarà solo a fronteggiare le bordate degli avversari: “Avrò fior di compagni che sicuramente mi aiuteranno e mi daranno dei grossi consigli sulla base della loro grandissima esperienza, a cominciare da Granvorka, che sono molto contento di ritrovare in squadra, e Cernic per arrivare a Castellano e Rodriguez”.
Il suo modello di libero non è un giocatore di scuola italiana che pure ha sempre avuto ottimi interpreti nel ruolo (Corsano e Pippi su tutti, ndc): “Mi ispiro allo stile del francese Henno (ora a Forli, ndc), giocatore agile e reattivo”.
Infine uno sguardo al campionato che sarà:”L’obiettivo è certamente una salvezza tranquilla ma se riusciamo a trovare un’ottima amalgama, come ha dichiarato Coscione, possiamo essere davvero la mina vagante del campionato. Sicuramente con gente come Cernic e Granvorka possiamo toglierci delle belle soddisfazioni”.

Giovanni Saracino (resp. area comunicazione – 3284713536)