Statisticamente la Canadiens può imprecare a la maledizione del tie-break, dove – compresa la gara con Isernia – si arresa nelle ultime 4 occasioni. Molto più concretamente deve prendersela però con se stessa, perché se in passato era costretta sempre ad inseguire, con Isernia il sestetto mantovano ha fatto il possibile per complicarsi la vita, quando l’inerzia del match pareva a fianco del Top Team. Problemi d’esperienza, di maturità, di carattere o energie che siano, stanno compromettendo la stagione del Top Team, che lascia puntualmente sul campo punti preziosi, che finiscono nelle tasche delle rivali per la salvezza. La situazione di classifica non è drammaticamente irrimediabile (ora la Canadiens è sempre penultima insieme a Gioia del Colle e la stessa Isernia, a +1 su Massa Versilia fanalino di coda) ma sono le occasioni perdute a lasciare perplessi, a fronte dell’unica partita vinta delle 6 disputate. Totire si aspettava dai suoi il classico salto di qualità, dopo la ramanzina tenuta in settimana; sull’altro fronte il vice ct della Slovacchia Fenoglio si giocava la panchina, dopo i tre ko consecutivi. E sfidando il computer a scacchi, prima dell’incontro, seduto sulla panchina molisana mentre i suoi atleti facevano stretching, avrebbe individuato la chiave dell’incontro. Vincere la partita a muro, laddove Isernia ha conquistato ben 21 colpi vincenti senza contare le innumerevoli situazioni in cui il duo Salgado-Piovarci, hanno sporcato gli attacchi dei ‘canadesi’. Eppure, dopo aver perduto a 16 un primo set desolante, il Top Team aveva cambiato marcia, affidandosi alla regia di Scrolla e alla concretezza di Frosini, in luogo di un Antonov in serata negativa e accantonato da Totire nelle fasi iniziali del secondo parziale. Nel quale la Canadiens si addormentava una volta in vantaggio per 19-13, consentendo ai molisani di rientrare a suon di muri sul 21-22; un paio di giocate di qualità di Benito consentivano tuttavia al Top Team di issarsi sino al 25-22. Mantova ha in mente un’altra staffetta tra titolari e Totire la mette in pratica sul 24-22 del terzo, quando Rossi rileva al centro un esausto Leonardi; Isernia, che si affiderà per le oltre due ore di gara al medesimo sestetto, annulla 4 set-ball e ne spreca 2 prima di soccombere 28-30 sul provvidenziale ace di Barbareschi. La Canadiens non sfrutta il favorevole momento psicologico e subisce il 21-25 (determinante una coppia di servizi vincenti di Oro da 18 pari). Il tie-break è un monologo isernino sul filo dei nervi, una volta spezzatosi l’equilibrio (15-9 dall’iniziale 6-6).

CANADIENS MANTOVA-KATAY GEOTEC ISERNIA 2-3

(16-25, 25-22, 30-28, 21-25, 9-15)

CANADIENS MANTOVA: Jacobsen, Antonov 3, Miraglia 14, Leonardi 7, Benito 16, Barbareschi 12, Tognazzoni (L), Sbrolla 6, Frosini 12, Rossi 5, Botto. N.e. Cavalieri. All. Totire.
KATAY GEOTEC ISERNIA: Batista 2, Oro 25, Piovarci 9, Salgado 11, Janusek 20, Fiore 12, Cacchiarelli (L). N.e. Beccaro, Saglimbene, Di Fino, Gemmi e Pambianchi. All. Fenoglio.
ARBITRI: Longo di Grosseto e Pozzato di Bolzano.
NOTE – Spettatori 500 circa. Durata set 23’26’33’27’16’, tot.2h 05′. Battute sbagliate Mantova 16, Isernia 12, ace 2-4, muri punto
15-21.

Gian Paolo Grossi
Ufficio Stampa Canadiens Top Team Volley Mantova