Che gran colpo, Canadiens. Stronca Ravenna per la vittoria più prestigiosa e guadagna tre punti su tutte le rivali per la salvezza, tra le quali solo Isernia ha riposato. Risultato: ultimo posto lasciato in eredità a Gioa del Colle e dopodomani gara-spareggio a Forte dei Marmi, con possibile aggancio alla Quasar Massa. Finalmente una giornata in cui va tutto nel verso giusto per la squadra di Totire ma quando si vince, chiaramente, diventa tutto più facile. Ed anche il futuro si tinge di rosa, perché se è vero che la Marcegaglia non è stata all’altezza del proprio positivo torneo, grande merito va ad un Top Team cresciuto in termini di qualità ed esperienza. Con il miglior sestetto che dopo estenuanti ed infruttuosi tentativi sembra ormai definito. Delle ali (Barbareschi e Benito) già si conoscevano qualità e difetti ma poter affermare che i giovani Rossi e Leonardi sono oggi centrali di categoria, che Jacobsen è una piacevole scoperta in regia e che Miraglia è un opposto di sostanza, è un merito che va ascritto insindacabilmente a coach Totire. Che tramite il dialogo ed il duro lavoro ha sempre invitato l’ambiente a fare tesoro delle sconfitte e a non arrendersi. Meritano una citazione i ‘vecchietti’ Tognazzoni e Frosini, decisivi con Ravenna in più di un’occasione. Il Top Team ha avuto un solo passaggio a vuoto, quando prima di perdere il terzo 26-24 si è visto annullare due match ball, rievocando fantasmi ricorrenti in casa mantovana. Ma non era la serata giusta perchè la Canadiens rimpinguasse l’albo dei rimpianti, già imbottito all’inverosimile. Ravenna si è mostrata in tutta la sua opaca condizione. Mantova comanda in avvio (8-4 e 18-15) ma la Marcegaglia trova il primo vantaggio (19-18) quando Benito e Barbareschi sono protagonisti di errori isolati in attacco. Leonardi mura il secondo tocco di Garnica (24-22) e Benito chiude (25-22), sfruttando una difesa rasoterra di Barbareschi. Si riparte con la Canadiens sempre avanti ma ogni tentativo di fuga virgiliana è smorzato dai ravennati, peraltro incapaci di mettere il naso avanti. Sul 22-21 entra Frosini e piazza l’ace, poi Jacobsen mura Lirutti (24-22) e sul match ball decide Benito, ancora su una pregevole ricostruzione, avviata questa volta dal libero Tognazzoni. Detto di un terzo set dall’epilogo descritto – Miseikis va in battuta e mette quattro punti di cui un ace a sancire il 25-24 – nel quarto, Ravenna si spegne sul 10-12, lasciando fuggire la Canadiens. Prima sul 16-11 (quando Leonardi mura Ranghieri), poi sul 22-17; infine è Barbareschi a raccogliere il prezioso lavoro di Miraglia e Benito confezionando la palla che vale il match. La Canadiens continua a credere nel miracolo salvezza, la Marcegaglia vuole ripartire subito.

CANADIENS MANTOVA-MARCEGAGLIA RAVENNA 3-1

(25-22, 25-22, 24-26, 25-20)

CANADIENS MANTOVA: Jacobsen 4, Miraglia 18, Leonardi 8, Rossi 8, Benito 12, Barbareschi 13, Tognazzoni (L), Frosini 1, Botto. N.e. Sbrolla, Antonov e Cavalieri. All. Totire.
MARCEGAGLIA RAVENNA: Garnica, Miseikis 19, Lehtonen 3, Mengozzi 12, Sirri 4, Lirutti 9, Tabanelli (L), Ranghieri 9, Monti, Ortolani 4. N.e. Rambelli, Saviotti e Plesko. All. Babini.
ARBITRI: Cerquoni e Balboni di Torino.
NOTE – Spettatori 300 circa. Durata set 26′ 26′ 27′ 23′, tot. 1h 42′. Battute sbagliate Mantova 20, Ravenna 15, ace 3-1, muri punto 10-10.

Gian Paolo Grossi
Ufficio Stampa Canadiens Top Team Volley Mantova