Quaranta giorni di stop, difficili da sopportare per chi fa sport e con la squadra di club partecipa a dei campionati. Quello di pallavolo di A1 sarà fermo addirittura cinque settimane. Ma non sempre uno stop così lungo si rivela dannoso, anche perché chi non ha “prestato” atleti alla Nazionale ha la possibilità di rallentare un pochino i ritmi e di fermarsi a ragionare su quello che fino ad ora è stato. Dunque mentre la Nazionale è in Giappone per partecipare alla World Cup le squadre della massima serie del volley sono a casa a leccarsi le ferite.
Ancora una volta la M.Roma ha dato, volentieri, tre suoi titolari alla causa azzurra, ma chi è rimasto a casa non si è messo a riposo, ha anzi continuato tutta una serie di esercizi e di attività in palestra, molto più intensamente, cosa che nelle settimane di preparazione alle gare ufficiali è relativamente prevista dai programmi.
Alberto Cisolla, dal punto di vista sportivo ha vissuto le due vite: prima azzurro, in tutte le diramazioni della Nazionale, ora soltanto atleta di un club che, comunque, grazie alla sua esperienza si aspetta ancora buone prestazioni. La persona giusta, quindi, per raccontarci come si fa a mantenere la concentrazione per tanti giorni di allenamenti rallentati: “Ho fatto le due cose, nel senso che sono stato spessissimo fuori casa per le convocazioni in maglia azzurra, ma qualche volta mi è anche capitato di restare con la mia squadra e di essere allenato in maniera diversa. Quando torni dopo aver partecipato a grandi manifestazioni, come possono essere le Olimpiadi, le Coppe del Mondo o i Campionati d’Europa, accusi un calo psicofisico fisiologico. E’ però una questione individuale, perché ad alcuni capita e ad altri no. E’ normale, infatti, che competizioni così importanti ti diano degli stimoli talmente alti che non riesci a tenere tali quando riprendi contatto con la tua squadra. Ma questo – continua Cisolla – capita un po’ a tutte le squadre. Soprattutto all’inizio della stagione, quando l’azzurro torna a casa dopo un’estate tirata”.
Come detto, Cisolla ora prova la sensazione opposta e insieme con i compagni della M.Roma sta lavorando molto in palestra perché la ripresa sia meno traumatica. “E’ ovvio – dice – che il ritmo cali un pochino, e che in allenamento, a volte, non ci metti la rabbia e l’attenzione che, invece, tiri fuori nelle settimane di preparazione ai match. Ma questo è un mal comune, non capita solo alla Roma. Per tenersi in forma si fanno delle amichevoli e noi con quella di giovedì, se non altro, cercheremo di mantenere alto il livello gara. Ad ogni buon conto – spiega lo schiacciatore neroverde – stiamo lavorando molto in palestra con i pesi e con delle fasi aerobiche. Questo ci permetterà, ne sono sicuro, di avere nelle gambe energia sufficiente per superare in scioltezza anche le partite difficili, o qualche tie-break che ci ritroveremo quando ci sarà il campionato.”
Per Cisolla non è un danno che una sosta così lunga sia arrivata dopo quattro successi consecutivi. “Ma no – confessa l’atleta – non considero affatto deleterio un tempo così lungo di inattività. Tutt’altro, perché proprio i successi in campionato ci hanno fatto capire che siamo un buon gruppo e ci hanno dato la consapevolezza dei nostri mezzi, svelandoci tra l’altro che possiamo ancora salire in classifica. A dirla tutta – conclude Cisolla – sarebbe stato peggio se il periodo di inattività fosse arrivato dopo una serie di risultati negativi, ad esempio le tre sconfitte iniziali: sai che allegria!”

La M.Roma volley sarà impegnata giovedì a Perugia in un allenamento congiunto contro la SIR Safety Perugia, club di A2 dove militano due ex atleti neroverdi: il centrale Corsini ed il libero Cesarini. Per Mauro Budani, che sta guidando la squadra, perché Giani è in Nazionale, sarà questa l’occasione per vedere in campo soprattutto chi, fino a questo momento, ha giocato meno degli altri.