SERIE A3

MONGE GERBAUDO SAVIGLIANO                 1
VIDEX GROTTAZZOLINA                               3
25-18, 21-25, 19-25, 21-25

Savigliano: Gonella ne, Ghibaudo, Bossolasco, Garelli 8, Gallo, Bosio 10, Ghio 10, Galaverna 17, Rabbia, Bergesio ne, Vittone 2, Cravero ne, Testa ne, Dutto 3. All. Bonifetto.
Videx Grottazzolina: Giacomini ne, Cubito 9, Vecchi 16, Focosi 9, Pison ne, Cascio ne, Nielsen 20, Lanciani 1, Mandolini 10, Perini ne, Marchiani 2, Mercuri, Romiti R.. All. Ortenzi.

CAVALLERMAGGIORE – I valori vengono fuori, prima o poi. Magari non subito, ma la loro epifania è ineluttabile. Come a Montecchio (nello starting six la novità di Garelli per capitan Bossolasco dolorante a un ginocchio), il Savigliano perde di nuovo dopo aver fatto bene (e ben sperare) nel primo set. C’è poco da girarci intorno: Videx più forte (lo si sapeva). Altro arsenale, maggiore esperienza, gestione infrasettimanale che può dirsi professionistica. È arrivata al Pala San Giorgio con il doppio dei punti in classifica: tutto dire. Non c’entra che fosse ferita dallo scivolone interno contro Tinet Prata, che sin qui di 13 punti il Monge-Gerbaudo solo tre li ha raccolti in casa.

Grottazzolina ha ritrovato il suo opposto titolare, il danesone Nielsen (top scorer), che dal secondo set in avanti ha cannoneggiato i padroni di casa, supportato dalle due bande, Vecchi, l’altro nemico pubblico, e Mandolini.
Quando è così, fase break e contrattacchi diventano un rompicapo. Palla a terra i biancoblù ci sono andati con relativa facilità (anche con Bosio e Garelli) nel primo set, dove sul 18-17 un proficuo turno in battuta di Galaverna ha risolto un braccio di ferro avvincente e a prova di nervi anche per il reciproco insistito ricorso al video check. Parziale chiuso dalla stoppata di un pimpante Ghio su Nielsen, che aveva aperto le ostilità con un mani fuori. Il biondone numero 8 avrebbe poi firmato i due set point successivi e il match point con l’ennesima staffilata, l’apice di un bombardamento senza tregua che ha costretto la ricezione e la difesa saviglianesi agli straordinari e ad una perdurante e frustrante precarietà. Che dal raffronto delle statistiche finali non si direbbe: 46% di positiva e 27% di perfetta per i piemontesi, 39% e 28% per i marchigiani. I numeri possono ingannare. Per una volta il Savigliano l’ha spuntata nei punti diretti a muro (9 a 8) nonostante il gap di centimetri (i due metri e 02 di Cùbito e Focosi), ma a fil di rete è stato beffato da qualche pallonetto di troppo.
In battuta ha firmato la metà degli ace (4 a 8) ma sbagliato di meno (12 errori a 19): un modico pedaggio, anche se nei finali di set sarebbe d’obbligo buttarla di là, poi si vedrà. Il primo punto ospite dalla linea dei 9 metri è stato di Vecchi per il 4-6 nel secondo set, complice un’errata lettura della seconda linea saviglianese, invero non l’unica nel corso della gara.

A differenza della gara con Abba Pineto, il Monge Gerbaudo ha avuto una reazione d’orgoglio, ci ha provato a ricucire: nel terzo set (da 9-17 a 15-17) e ancora nel quarto (da 10-17 a 18-20). Tentativi puntualmente vanificati dalla superiorità offensiva della Videx. In attacco i numeri non mentono: 48% Videx, 39% Savigliano.
Chiave di lettura impiegata a caldo da coach Bonifetto: “Ci hanno preso a pallate, la nostra fase break è andata a farsi benedire. Ci sta perdere contro queste squadre, ma qualcosa di meglio lo si poteva fare. Abbiamo il vizio di complicarci la vita a livello mentale, invece dovremmo innanzitutto giocare semplice”.
Dopo un finale con protagonista coach Orzieri (il pubblico di casa non ha gradito l’eccesso di zelo nell’esigere l’asciugatura a vittoria ormai acquisita e il suo gesto di risposta, si è difeso lui, era scaramantico e rivolto al vice Minnoni), come MVP è stato premiato il palleggio Marchiani.