Tutto scorre. A velocità altissima e con ritmi vertiginosi. Dagli inizi con l’Under 20 biancoverde fino al ritorno in prima squadra, bruciando le tappe attraverso lavoro e sacrificio. In casa contro Marigliano l’esordio in Serie A, e poi stesso avversario (ma al PalaNapolitano) per il primo punto mettendo la propria firma sul set di esordio.

Si chiude il reparto dei centrali con la conferma di Antonio Imperatore.

Ripartiamo un attimo dalla scorsa stagione: qual è il tuo bilancio personale?

“Il bilancio è estremamente positivo, anche perché la mia stagione è andata anche oltre le mie più rosee aspettative. Il mio obiettivo era quello di dare il massimo in allenamento, e provare a rubare quanti più segreti possibile a Deserio e Pilotto. Sono cresciuto tantissimo, ed ho voglia di migliorare ancora per mettere in pratica quanto appreso in allenamento con sudore e sacrificio”.

Tanti piccoli obiettivi già raggiunti, quali sono le tue ambizioni per il nuovo campionato che partirà tra qualche mese?

“Sono molto felice per i traguardi raggiunti nella scorsa stagione, ma non mi sento assolutamente appagato. Ho raggiunto degli step importanti, ma è giusto spingere l’asticella ancora più avanti. Sono pronto a mettere ancora più impegno in ogni sessione di lavoro, per limare alcune cose sotto il profilo tecnico e provare a raccogliere un minutaggio più alto rispetto alla scorsa stagione”.

Sei l’unica conferma in un reparto di centrali completamente rivoluzionato dagli arrivi di Buzzi e Caproni. Quanta voglia c’è di metterti in gioco e conoscere i nuovi compagni?

“In primis sono stato fortunato a trascorrere una stagione insieme a compagni straordinari come Deserio e Pilotto, da cui ho appreso tantissimo sia dal punto di vista tecnico che umano. Anagraficamente sono il più grande rispetto ai miei nuovi compagni di reparto, ma allo stesso tempo sono anche quello che è arrivato più tardi ad un certo livello. Tutto questo rappresenta per me uno stimolo in più: Buzzi e Caproni sono due atleti molto forti, e sarà molto stuzzicante allenarmi con loro. Tra l’altro ricordo di aver già incrociato i guantoni con Buzzi qualche anno fa, in occasione delle finali nazionali Under 20 quando con la Folgore Massa affrontammo Albisola”.

Dopo una stagione di rodaggio, qual è il ruolo che potrà recitare la nuova Folgore?

“Il primo anno in Serie A è stato utile a tutti. Un’esperienza fantastica per la società, il mister e tutti noi atleti. Nonostante qualche rammarico per le battute finali del campionato, credo che il bilancio possa considerarsi assolutamente positivo. È ancora presto per dire dove potremo arrivare, ma sono convinto che attraverso fame e cattiveria, questo gruppo abbia tutte le carte in regola per andare lontano. Il nostro roster è ben costruito con il giusto mix di gioventù ed esperienza, e siamo pronti a divertirci e regalare uno spettacolo piacevole ai tifosi sugli spalti”.

Quanto sarebbe importante ritrovare il pubblico delle grandi occasioni, e poter finalmente giocare tra le mura amiche?

“Prima ancora di essere un giocatore, sono stato un tifoso della Folgore Massa. Ho avuto la fortuna di vedere tante partite di Serie B con il Palatigliana strapieno, e so benissimo quanto il pubblico sia stato importante per i successi della squadra. Giocare ad Agerola è stata senz’altro una bella esperienza, e ci hanno accolto benissimo fin dal primo giorno. Tuttavia la Folgore è un patrimonio della Penisola Sorrentina e spero che anche da atleta io possa finalmente sentire l’entusiasmo di una piazza che ha tanta voglia di vivere le forti emozioni che la Serie A sa offrire”.