Amarezza per il risultato e per due set giocati male. Parziale soddisfazione per la reazione della squadra. E’ diviso tra questi due stati d’animo Paolo Montagnani che, al termine della gara di domenica persa dalla sua Acqua Fonteviva sul terreno della Golden Plast analizza con la consueta lucidità i momenti ed i temi salienti del match.
“La sconfitta di domenica si presta a diverse interpretazioni – dice il tecnico labronico – Nei primi due set abbiamo giocato male senza mai riuscire a prendere le misure alla squadra avversaria che ha nascosto benissimo l’assenza di Matteo Paoletti. Nei due set successivi invece abbiamo reagito, abbiamo fatto qualcosa di buono, prendendo le misure al gioco avversario ed aumentando le nostre percentuali in attacco. Quindi possiamo dire indicazioni negative nei primi due parziali e positive nei due successivi. Poi sull’8-3 nel tie break però qualcuno di noi ha pensato di aver già svolto il proprio lavoro per vincere la partita. Il lavoro invece era ancora molto e lo abbiamo pagato arrivando a giocarci il match in un punto a punto dove sono emerse le nostre insicurezze di questo momento della stagione. Insicurezze dovute alla mancanza di punti di riferimento ed anche di fondamentali su cui far leva nei momenti di difficoltà. Prendiamo per buona la reazione ed altri aspetti di questa gara anche dal punto di vista tecnico. Rimane l’amarezza perché gare come quella di domenica, con un pizzico in più di confidenza si possono vincere. Sarebbe stato un successo importante perché ci avrebbe consentito di tornare al successo esterno e di riprendere il nostro cammino”.