VERONA – Dieci stagioni consecutive nel massimo campionato italiano, un Curriculum che va da Sisley Treviso a Cucine Lube Civitanova, con cui lo scorso anno ha centrato la doppietta Scudetto-Champions League. Enrico Cester è stato presentato ufficialmente stamattina, presso la sede di Avelia, dal vicepresidente gialloblù Luca Bazzoni e dal Ceo di Avelia Andrea Colognese.

Ecco le sue dichiarazioni:

“Grazie a tutti per il benvenuto, sono felice di fare questo primo saluto ufficiale. Sono piuttosto emozionato, perchè sono passati tanti anni dalla mia ultima presentazione, e non vedo l’ora di intraprendere questa nuova esperienza a Verona. Sono qui per dare una mano a una squadra che ha un’età media giovane. Io sono fra i più esperti, voglio essere utile in particolare a chi è al primo anno in Superlega, visto che ho dieci anni di esperienza. E, naturalmente, voglio aiutare Verona a stare a vertice, perché questa è una società che deve stare in alto. Il nostro compito sarà di far divertire il nostro pubblico, portando più tifosi possibile all’Agsm Forum.

Con Verona c’erano stati dei primi contatti anni fa, ci stavo pensando perché mi è sempre piaciuta come realtà, e quando è arrivata l’occasione non ci ho pensato un attimo. La squadra ha elementi di spicco, tutti i presupposti ci sono per fare bene. Bisognerà lottare e sudare, e mandare giù anche qualche rospo, durante la stagione, ma l’impegno ci sarà sempre.

Vincere la Champions e lo Scudetto? Prima eravamo passati da sette finali perse, cosa che ci ha dato modo di lavorare e capire nostri errori. In BluVolley trovo compagni di reparto Solé e Birarelli, è un ruolo, quello del centrale, dove c’è sempre molta guerra in senso positivo, che dà modo di alzare il livello di allenamento. Avere una rosa ricca è sempre un grande aiuto.

Siamo a circa un mese di lavoro, e ci siamo ambientati bene. Sappiamo che c’è da fare e da lavorare, ma fin qui è stato tutto molto positivo.

La Superlega? Ogni anno, almeno da due o tre stagioni, si alza il livello. Ci sono grandi campioni che vengono in Italia, e poi ci restano volentieri. Perchè c’è il campionato più forte del mondo, c’è organizzazione e professionalità, e anno dopo anno va sempre meglio. Sappiamo quindi che dovremo lottare e faticare, e anche essere più intelligenti degli altri, nello sfruttare le situazioni di gioco”.