Grande interesse e curiosità sono stati dimostrati per i racconti e aneddoti svelati dall’A.D. di BluVolley Verona, Piero Rebaudengo, durante l’incontro aperto al pubblico “I pionieri del grande volley, l’Italia prima di Velasco”, ospitato mercoledì 25 giugno all’Enoteca & Libreria sportiva “Terzo Tempo” di Verona. Rebaudengo, intervistato dal giornalista Matteo Fontana, ha esordito parlando della sua esperienza nella pallavolo di fine anni 70-inizio anni 80: “All’epoca il volley non era percepito come un vero e proprio lavoro. Noi della nazionale italiana abbiamo vissuto l’esperienza a 360°: un’occasione per viaggiare, conoscere, vedere posti nuovi con la possibilità di partecipare anche a un bel gioco. La pallavolo era divertimento, passione, entusiasmo”. L’amministratore delegato di BluVolley Verona ha proseguito con un’analisi sui Giochi Olimpici, vissuti come atleta prima e nell’organizzazione dietro le quinte poi. “Ho una grande fortuna: nel mio curriculum ci sono esperienze ai Giochi Olimpici sia come atleta che come organizzatore. Ho osservato questa manifestazione da vari punti di vista. Il lavoro dietro le quinte è affascinante, bisogna assicurarsi che tutto funzioni alla perfezione e che ognuno abbia gli strumenti per fare il proprio lavoro”. Ha approfondito il passaggio dalla nazionale della propria generazione a quella successiva agli ordini di Velasco, dal punto di vista dell’approccio alla competizione nella pallavolo. “A Los Angeles 1984 – uno degli aneddoti più divertenti di Rebaudengo – tra una partita e l’altra abbiamo allestito una sorta di bancarella per vendere il nostro abbigliamento sportivo. Circolava voce che si potevano guadagnare parecchi soldi: l’abbiamo fatto senza esitazione”. L’amministratore delegato scaligero ha concluso con una carrellata dei compagni di squadra stranieri più originali: “Ho un ricordo bellissimo di tre stranieri in particolare: Zlatanov, Wojtowicz e il più pazzo ed eccentrico con cui ho giocato, Hovland. A mio parere quest’ultimo era il più forte giocatore americano dell’epoca. La sua vita privata era piuttosto sregolata ma in campo era un vero lottatore”.

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EUROPEAN LEAGUE. DUE GARE ALLE PORTE PER LA SLOVENIA CON GASPARINI
L’opposto della Calzedonia Verona, Mitja Gasparini, sarà impegnato con la nazionale slovena nei due match casalinghi di European League contro la Turchia, venerdì 27 e sabato 28 giugno. La vincente tra le dieci formazioni partecipanti alla competizione continentale staccherà il pass di qualificazione alla World League 2015. Al momento la Slovenia occupa il secondo posto del girone B (Macedonia, Turchia, Austria e Danimarca), ancora imbattuta con 12 punti conquistati in quattro gare; le ultime due partite sul calendario sono fissate sabato 5 e domenica 6 luglio contro la Macedonia. Romania, Grecia, Montenegro, Polonia e Azerbaijan (pool A) si scontreranno a loro volta per determinare chi accederà alle semifinali. Quest’ultime raggrupperanno le prime due squadre classificate di ciascun girone e si svolgeranno in quattro partite a metà luglio; la finale, in programma a fine luglio, determinerà la formazione qualificata alla World League 2015.