Bunge Ravenna –  Wixo LPR Piacenza 2-3 (25-22, 25-13, 16-25, 22-25, 15-17) 
Bunge Ravenna: Orduna 1, Marechal 16, Diamantini 7, Buchegger 21, Poglajen 14, Georgiev 10, Raffaelli 0, Goi (L), Marchini 0, Vitelli 0, Gutierrez 0. N.E. Mazzone, Pistolesi. All. Soli.
Wixo LPR Piacenza: Baranowicz 2, Clevenot 17, Alletti 5, Fei 14, Marshall 4, Yosifov 10, Giuliani (L), Parodi 11, Hershko 0, Cottarelli 0, Kody 0, Manià (L). N.E. All. Giuliani. ARBITRI: Zanussi, Rapisarda.
NOTE – durata set: 26′, 22′, 25′, 33′, 22′; tot: 128′.
 
BUNGE RAVENNA 
Battuta
Ace 8
Errori 26
 
Ricezione
Positiva 44%
Perfetta 17%
 
Attacco 44
 
Muri 2
 
WIXO LPR PIACENZA
Battuta
Ace 3
Errori 21
 
Ricezione
Positiva 43%
Perfetta 19%
 
Attacco 47%
 
Muri 8
MVP: Giuliani.
Pubblico: 2000
 
Ravenna – Partita dai due volti quella andata in scena al Pala De Andrè di Ravenna, ma l’aspetto più importante è che, dopo lo scivolone infrasettimanale nella Del Monte Coppa Italia con Padova (1-3), la Wixo LPR sia riuscita ad emergere dal vortice negativo vissuto nei primi due parziali e da lì abbia dimostrato, fino alla fine, di possedere carattere agguerrito e grande spirito di squadra.
Servono due set alla Wixo LPR per prendere le misure di una Ravenna anch’essa molto altalenante. Dopo un primo set perso ai vantaggi (25-21) in casa biancorossa la luce si spegne drasticamente dall’8-6 della seconda frazione: i turni in battuta di Buchegger (21 punti di cui 3 ace)  e Georgiev, uniti alle loro giocate in attacco, mandano completamente nel pallone gli uomini di coach Giuliani che non possono far altro che attendere il 25-13.
Poi, nel terzo set, la rivoluzione: con Parodi e l’inserimento in seconda linea di Giuliani (MVP a fine gara) la ricezione migliora ed anche il muro biancorosso inizia a fare il suo dovere: i centrali Yosifov e Alletti non fanno passare uno spillo, Fei e Clévenot fanno il resto lanciando nello scompiglio più totale i padroni di casa (16-25).
Le ultime due frazioni si sono poi giocate principalmente sulle note finali con una Ravenna mai doma e sempre pronta all’attacco e con il vero asso nella manica della Wixo LPR caratterizzato dall’esperienza e dalla freddezza di Fei e compagni, doti che sono state sicuramente l’ago della bilancia contro una Ravenna nervosa e, a volte, troppo frettolosa nel cercare la chiusura.
La prima giornata di Campionato consegna quindi i primi due importantissimi punti alla Wixo LPR che, con essi, riacquista anche fiducia ed il sorriso che la hanno contraddistinta nel lungo corso di amichevoli pre Campionato.
Tra le fila biancorosse chiusura a doppia cifra per Clévenot (17 punti), Fei (14), Parodi (11) e Yosifov (10).
 
Nessuna novità in casa Wixo LPR: coach Giuliani propone in campo Baranowicz in regia, Fei opposto, Clévenot e Marshall in posto 4, Yosifov e Alletti al centro, Manià libero.
Si parte con tanti errori al servizio (3-3), Yosifov spedisce in rete (6-5) poi Clévenot trova la parità. Il turno in battuta di Diamantini spinge forte e Buchegger conquista subito il +2 (12-10), Piacenza non fa fuggire i padroni di casa grazie alla diagonale stretta di Marshall (13-12) e all’ace di Yosifov (14-14). Il punto a punto serrato si smorza quando, sul 19-17, i romagnoli conquistano palla e Buchegger firma l’ace del 20-17: coach Giuliani corre ai ripari chiedendo time out e facendo entrare Parodi in seconda linea. Poglajen va a segno per il 22-18, Georgiev si avvicina alla chiusura per il 23-19 quindi coach Giuliani manda in campo Kody e Cottarelli rispettivamente per alzare il muro e in battuta (24-21). Baranowicz sui 9 metri serve forte, Fei schiaccia la diagonale del 24-21 e questa volta è coach Soli a chiedere tempo; al rientro in campo però la battuta di Baranowicz vola out e Ravenna conquista il primo set sul 25-21.
Inizio di seconda frazione a suon di ace: Marshall parte forte (0-1), Yosifov lo segue (3-3) ma anche Ravenna non si fa pregare e con Buchegger (5-4) e Georgiev (doppio ace 8-6 e 9-6) lascia a bocca asciutta gli ospiti che sono costretti a correre ai ripari in time out sulla parallela del 10-6 di Diamantini. Clévenot (12-8) e Fei (13-9) mettono le basi per la rimonta ma Buchegger alza gli scudi per un break di 3-0 (16-9) che porta coach Giuliani a sostituire Marshall con Parodi. In casa Wixo LPR si spenge la luce e Ravenna corre sul velluto: Georgiev (20-10), Poglajen (21-10) e Buchegger (ace 22-10) fanno cadere a picco Fei e compagni che ritornano al punto solo sul 22-12 di Clévenot. Buchegger, di nuovo sui 9 metri, non lascia scampo alla ricezione piacentina (ace 24-21), Clèvenot prova a metterci una pezza (24-13), Marechal chiude poco dopo per il 25-13.
Nel terzo parziale per Piacenza unica variazione in seconda linea: dentro Giuliani al posto di Manià. La Wixo LPR torna in campo più sicura e lucida con i centrali Yosifov (3-3) e Alletti (muri 3-4 e 4-5) in gran spolvero. La ricezione di Piacenza migliora, Fei (4-7) e Parodi (5-8) ci credono mentre Ravenna inizia ad innervosirsi e a mandare out troppi attacchi (5-10) quindi coach Soli richiama i suoi in panchina. Poglajen trova il tocco del muro biancorosso (8-11) ma Fei (8-12) e Clévenot (8-13) tengono a debita distanza i padroni di casa. Un super Fei in attacco (10-15) e a muro (10-16) permette al compagno Clévenot di concretizzare l’allungo sul +8 (10-18), Ravenna al contrario rimane troppo fallosa in attacco (Marechal out 12-20). Il fallo sui 9 metri di Ravenna (14-23) avvicina Piacenza alla chiusura che giunge con l’attacco out di Raffaelli (16-25).
Avvio equilibrato nel quarto set (4-4 Parodi) poi la Bunge cerca di lasciarsi alle spalle gli ospiti con Poglajen (6-4), Giuliani difende bene e consente a Clévenot si mettere a terra il 6-5, poi Alletti (7-6) e nuovamente lo schiacciatore francese biancorosso pareggiano i conti (8-8) per il sorpasso dell’8-9 con Ravenna in pausa (8-10). Marechal si rimette in scia (10-11) ma Yosifov non lascia passare nulla a muro (11-13) e in attacco (13-14). Ravenna annulla e ribalta il vantaggio biancorosso grazie all’attacco out di Parodi  (15-14), Giuliani richiama i suoi in panchina e ne ha ragione: al rientro Alletti mura per il 15 pari, Clévenot fa suo il +2 (15-17) e coach Soli chiede time out dopo l’attacco out dei suoi che vale il 15-18. Georgiev e Buchegger non vogliono fa fuggire la Wixo LPR (17-18) ma l’attacco out di Clévenot è fatale (19 pari). Piacenza riesce a districarsi dal punto a punto serratissimo solo sulle battute finali: Fei sui 9 metri picchia forte, Parodi prima mette a terra il 22-24, poi il 22-25.
Inizio di tie break teso e ricco di errori sui 9 metri (4-4), Parodi trova il +1 (4-5) e coach Soli ferma il gioco. Ravenna tenta il sorpasso (attacco out Alletti 6-5), Fei blocca tutto (6 pari) permettendo a Baranowicz ed a Yosifov di mettere a segno, rispettivamente, l’ace del 7-8 ed il muro del +2 (7-9).
La Bunge spera nell’aggancio (9-10) che avviene poco dopo, sul 10 pari, per mano di Buchegger; Poglajen sfida gli ospiti per il 12-11 che viene annullato nell’immediato da Parodi (12 pari), Fei viene murato per il 15-14, Yosifov a muro ribalta l’andamento del parziale (15-16); sarà proprio il muro di Piacenza il protagonista dell’ultimo punto: Fei non lascia passare l’attacco di Buchegger e conquista il tanto atteso 15-17.
 
Fabio Soli (allenatore Bunge Ravenna): “Questa è un’occasione persa, un vero peccato, in quanto Piacenza era battibile e noi non siamo riusciti a concretizzare l’opportunità di una vittoria da tre punti. Non ci capiterà spesso di poter trovarci in una situazione di vantaggio come oggi, contro un avversario più forte di noi. Avremmo dovuto giocare come nel primo e nel secondo set, ma dalla terza frazione in poi abbiamo rinunciato a farlo. Dobbiamo imparare questa lezione e rimetterci a lavorare in palestra, con l’obiettivo di essere in grado di saper soffrire e avere maggiore pazienza”.

Alberto Giuliani (allenatore Wixo LPR Piacenza): “Siamo partiti con grosse difficoltà in ricezione, anche a causa delle condizioni di forma non ottimali di Manià. Dal terzo set ho cambiato qualcosa, inserendo Parodi e Ludovico, e una volta risolto il problema in seconda linea tutto è andato meglio, in particolare in attacco, dove siamo stati più concreti. Della nostra prestazione mi è piaciuto soprattutto il carattere, il non essersi dati per vinti quando sembrava che tutto girasse male attorno a noi”.