Nava Gioia del Volley – Gherardi Cartoedit Tratos Svi Città di Castello 3 – 2
(25-17, 22-25, 24-26, 25-12, 15-12)
Nava Gioia del Volley: De Giorgi 2, Jacke 9, Antanovich 21, Rigoni 11, Tomasello 12, Hotulevs 8, Pagotto (L), Niero 1, Cetrullo 13, Tomassetti 2, Viva. All. Chiovini. Bv 7, be 12, muri 17.
Gherardi Cartoedit Tratos Svi Città di Castello: Orduna 4, Di Manno 15, Rosalba 23, Stoyanov 8, Bortolozzo 5, Braga 6, Romiti (L), Lipparini, Marino, Marini, Foni, Ceccarelli 2, Bartolini (L). All. Radici. Bv 1, be 13, muri 10.
Spettatori: 623.
Incasso: 1000 €.
Ancora un tie break (il terzo su tre gare in casa), ancora una prestazione condita da alti e bassi, ma per fortuna ancora una vittoria. La Nava Gioia del Volley non si scrolla di dosso dubbi e paure dovuti a un rodaggio non ancora effettuato, ma, sospinta dal suo pubblico, tira fuori grinta e carattere quando sembra sull’orlo del baratro. Città di Castello fa la sua onesta partita, approfitta dei vuoti nelle trame del gioco gioiese, ma alla fine paga dazio alla veemente reazione della Nava, che conquista la sua seconda vittoria in questo campionato. L’occasione per fare bottino pieno era ghiotta, perché Chiovini e i suoi avevano preparato molto bene la gara e hanno saputo arginare sia il bomber di A2 Di Manno, sia il muro di Botolozzo. I troppi errori fotografano lo stato di una squadra non ancora matura, ma piena di risorse e in prospettiva è lecito sperare in un futuro roseo.
Nessuna novità nei sestetti iniziali da una parte e dall’altra. Radici conferma la squadra vittoriosa con Bassano e Massa con Orduna in regia in linea con Di Manno, Rosalba e Stoyanov martelli, Bortolozzo e Braga al centro e Romiti libero. Chiovini risponde con De Giorgi palleggiatore, Jacke opposto, Antanovich e Rigoni laterali, Tomasello e Hotulevs centrali e Pagotto libero.
PRIMO SET: Padroni di casa arrembanti in avvio; per mezzo di una buona correlazione muro difesa e una pressione costante sugli attaccanti avversari la Nava prende subito il largo (8-2). Dai nove metri Jacke scalda il braccio, ma anche Antanovich e Hotulevs non sono da meno, con il lettone semplicemente devastante anche a muro. Dall’altra parte Di Manno e compagni non entrano in partita e il rendimento dei tifernati ne risente. Un muro ospite su Antanovich e uno su Tomasello danno qualche labile speranza ai ragazzi di Radice ma il martello bielorusso sbarra la strada a Di Manno e Gioia torna a viaggiare (20-14). Un altro ace firmato De Giorgi e un block out di Rigoni chiudono i conti 25-17.
SECONDO SET: Città di Castello cerca di scuotersi e si porta subito avanti di due lunghezze, ma la difesa della Nava si mostra in grande spolvero e gli umbri faticano a mettere palla a terra. Un contrattacco di Antanovich sancisce la meritata parità (7-7). I tifernati trovano subito un altro break ma il punteggio continua a seguire i binari di un sostanziale equilibrio. Nonostante gli ospiti sbaglino molto in battuta ci vogliono un gran muro di Tomasello su primo tempo di Braga e un ace sporco di Antanovich per permettere alla Nava il primo vantaggio del set (16-15). Ma proprio qui i padroni di casa si bloccano e la Gherardi trova il break di cinque punti col turno in battuta di Orduna. La reazione gioiese giunge col turno al servizio di Jacke, ma dimezza solo lo svantaggio, prima dell’ultimo e decisivo allungo ospite (22-25).
TERZO SET: Chiovini cerca di rimettere ordine, dando meno campo in ricezione ad Antanovich, per evitarne le difficoltà e sfruttarne la lucidità in attacco, ma è proprio in fase realizzativa che i padroni di casa stentano e Città di Castello ne approfitta (5-8). Gli ingressi di Tomassetti per Tomasello e di Cetrullo per Jacke spostano gli equilibri e responsabilizzano Antanovich, che torna in partita tanto in prima quanto in seconda linea e guida i suoi alla parità prima (9-9) e al sorpasso poi (ace vincente dell’11-10). Il bielorusso infila tre pipe consecutive e tiene a galla i suoi, che proseguono a braccetto con gli avversari. All’allungo di Città di Castello risponde Cetrullo con due attacchi e un muro, ma i tifernati crescono in difesa e si riprendono il break. Gioia continua a stentare in attacco e ci vuole un gran muro di Rigoni su Di Manno per portare il set ai vantaggi, prima che un pallonetto beffardo di Stoyanov chiuda i conti 24-26.
QUARTO SET: Cetrullo resta in campo e Gioia aggredisce gli avversari pronta a giocarsi il tutto per tutto. L’approccio è vincente e la partita cambia di colpo. Dopo il primo break (4-0) De Giorgi e compagni non si fermano e ammazzano il parziale con una serie di ace, muri e difese che fanno impallidire Città di Castello (13-2). Se la svolta fosse giunta un po’ prima forse i padroni di casa non avrebbero perso i due parziali proprio sul filo di lana. Nel frattempo Radici fa rifiatare alcuni titolari e si prepara al tie break ormai imminente. Gioia gestisce e incrementa l’enorme vantaggio fino al punto del 25-12 conquistato con un errore di Bortolozzo.
QUINTO SET: Alta tensione nel tie break, con i due sestetti decisi a dare battaglia ma anche attenti a non regalare punti all’avversario. Ne consegue una serie di cambi palla, interrotta dal muro di Tomasello su Stoyanov che regala il minimo margine alla Nava (7-5). I biancorossi cambiano campo con lo stesso vantaggio, ma Città di Castello non demorde e resta in scia, approfittando della ricezione lunga di Pagotto per agguantare il 10 pari con Braga. Tutto da rifare, ma è proprio Pagotto con una grande difesa a consentire il contrattacco di Cetrullo, dando il là all’apoteosi gioiese. Conquistate quattro palle match, i biancorossi subiscono una piccola rimonta e poi chiudono ancora con Cetrullo, sicuramente uomo simbolo della “rinascita” biancorossa.
Insomma una Nava che non riesce a far stare tranquilli, ma almeno oggi ha dimostrato, come nella migliore tradizione gioiese, orgoglio e carattere da vendere, ingredienti da unire alla crescita dell’intesa in campo per infliggere tra sette giorni la prima sconfitta alla M. Roma Volley capolista.
Per tutti gli appassionati, invece, appuntamento lunedì 26 ottobre su Telesveva alle ore 23 per la differita di Nava – Gherardi Cartoedit Tratos Svi.
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