Michele Borsatto, classe 1979 e 191 cm di altezza, ha fatto domenica scorsa il suo esordio in serie A: per lui più di un evento, quasi un sogno che si avvera dopo una vita passata sui campi di B1 tra Schio, Bassano, Zanè e Venezia. A dir la verità Michele avrebbe voluto entrare in campo per altri motivi e non certo per l’infortunio di un compagno. Normale quindi che il suo primo pensiero vada a Desiderio e al suo, si spera immediato, ritorno in campo: “Effettivamente avevo pensato ad un esordio diverso, ma fatto sta che è arrivato e per me è la realizzazione di un sogno. Purtroppo questo è coinciso con l’uscita dal campo di Desiderio: mi dispiace davvero per Daniele, speriamo che non sia niente di grave e che possa tornare al più presto. Adesso so che in caso di emergenza mi sarà chiesto di fare anche il laterale: per me non è un problema, visto che è ruolo già ricoperto in passato. Qualche problema potrei averlo in ricezione, ma con un po’ di allenamento spero di riprendere la mano. Quando si è fatto male è successo tutto così in fretta che non mi sono reso conto di niente. So solo che a un certo punto ho capito che era arrivato il mio momento e lì per lì, devo dire la verità, mi tremavano un po’ le gambe. L’ho sentito eccome questo benedetto esordio: intorno a me non sentivo niente, nemmeno i cori dei tifosi. Poi sono entrato in campo, oltretutto in un ruolo non mio, e non ho più pensato niente, tranne che a giocare. Il giro in prima linea è passato in fretta e quando sono andato in seconda il set stava quasi per finire; ho pensato al mister che mi aveva detto di far finta di essere su un campo da beach e così mi sono buttato, le gambe si sono sciolte da sole e ho fatto quelle due difese decisive per la chiusura del set. Esultare dal campo è fantastico, tutta un’altra cosa. Avevo già giocato davanti a più di mille persone: tutte e due le volte è successo di fronte ad un pubblico ostile nelle due finali play off per andare in A2, con Schio a Mantova e con Bassano a Crema. Ma giocare al PalaBassano davanti ai propri tifosi fa tutto un altro effetto: bellissimo”.
Nel frattempo sta per arrivare il fatidico momento in cui si saprà qualcosa di più sull’entità dell’infortunio di Desiderio. La risonanza magnetica è prevista per domani. L’unica certezza per il momento è che Alberto Boldo dovrà fare a meno del suo laterale per almeno 15 giorni. Domenica il Bassano va a Loreto per il big match contro l’Esse-Ti Carilo prima in classifica. La partenza è prevista per sabato in tarda mattinata, mentre domenica alle 18.00 le due formazioni si troveranno nuovamente di fronte a quasi sei mesi dalle semifinali play off che videro Bassano imporsi grazie alle due vittorie in terra marchigiana. L’assenza di Desiderio si farà sentire pesantemente e i marchigiani avranno di sicuro il dente avvelenato. Ma il Bassano, che ha già dimostrato di avere mille vite e altrettante risorse, ancora una volta saprà essere all’altezza.

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Mauro Sabino
Francesca Mengotti