Sarà dura scordarla! E in fondo non bisogna farlo, perché la serata di ieri entra a pieno titolo nella storia della Sir Safety Banca di Mantignana Perugia e della pallavolo perugina. Un PalaEvangelisti esaurito, un ambiente da far venire i brividi, una partita meravigliosa con un finale epico. E soprattutto una grande vittoria dei Block Devils, capaci, per la prima volta nella loro storia, di superare la corazzata marchigiana.
“Io c’ero”. Solitamente è questa la frase che si usa con orgoglio in serate del genere. E francamente è la frase più giusta, sia per chi era protagonista in campo, sia per chi lo è stato sugli spalti. Oltre quattromila persone, in fila al botteghino già due ore prima dell’inizio della gara, capaci di trasformare il palazzetto in una autentica bolgia e riversatisi al termine in campo per osannare vincitori e vinti. Una situazione che solo la pallavolo è in grado di regalare.
Sarebbe troppo semplice oggi parlare di una Sir perfetta in tanti fondamentali, di un Kovac esemplare nella gestione degli uomini, di un Atanasijevic che fa sognare la gente sugli spalti, di uno stoico capitan Vujevic in campo nonostante l’influenza, di ogni singolo bianconero determinante nel portare il proprio mattone per la costruzione della vittoria.
Oggi lo spazio lo meritano le sensazioni dei protagonisti. Cominciando da Kovac:
“Siamo stati molto bravi”, spiega Kovac. “È stata una gara di altissimo livello, molto combattuta e dove abbiamo anche saputo approfittare della situazione non ottimale della Lube. Certo è che come allenatore posso essere solo contento per la vittoria, per il carattere della squadra, per l’ambiente fantastico al palazzetto. E soprattutto sono contento perché ognuno dei miei ragazzi ha dato il suo contributo per vincere contro una grande Macerata”.
Kovac passa al dettaglio alcuni aspetti di ieri:
“Cosa ha fatto la differenza? Due punti… Battute a parte, credo che abbiamo giocato molto bene in contrattacco, con pochissimi errori, e battuto meglio di loro tranne nei turni di Zaytsev. Questo ci ha permesso di toccare tanto a muro con Giovi bravissimo in difesa. Forse è lì che siamo riusciti a spuntarla. Il pubblico? Probabilmente molti erano venuti a vedere Macerata, poi li abbiamo conquistati con il nostro atteggiamento e cuore. Hanno visto un ventiduenne (Atanasijevic, ndr) che, sul 12-14 al tie break, va in battuta e spacca tutto. Hanno visto soprattutto che a Perugia c’è una buona squadra e noi siamo contenti perché i nostri tifosi ci danno sempre una grande mano”.
Dalla panchina al campo il passo è breve. Le emozioni di chi ha giocato le spiega il libero Andrea Giovi:
“È stata una serata fantastica! Al di là del risultato, che è ovviamente importantissimo contro una squadra importantissima, è stato credo un evento particolare. Era bello essere in campo, era bello essere in tribuna e penso che Perugia ieri abbia vissuto una giornata sportiva da ricordare. Certo, vedere il PalaEvangelisti così gremito, con il pubblico delle grandi occasioni come si suol dire, fa un certo effetto…”.
Anche Giovi si addentra nell’analisi del match:
“A mio parere è stato determinante aver avuto l’atteggiamento giusto. Ci abbiamo sempre creduto fino alla fine, abbiamo saputo reagire anche quando eravamo sotto nel punteggio contro un avversario di rango come Macerata e questo è un nostro grande merito. In più Kovac ha indovinato ogni mossa con gli ingressi dalla panchina che sono stati decisivi. Penso a Mitic, a Cupkovic, a Della Lunga. È la dimostrazione che siamo tutti utili, che la rosa è bel assortita e che, specialmente in gare del genere, c’è bisogno dell’apporto di tutti. Beh, dimenticavo che per vincere è stata fondamentale anche la battuta di Atanasijevic!”, sorride Giovi.
Sorrisi che hanno accompagnato il dopo gara per i bianconeri. Qualche ora per concedersi i giusti festeggiamenti e poco più, perché dopodomani, mercoledì 29 gennaio, la Sir ha un altro appuntamento con la storia. C’è il quarto di finale di Coppa Italia con Verona, a partire dalle ore 20:30 sempre al Pala Evangelisti, che consegna il pass per le Final Four di Bologna.
Ecco perché Kovac fa subito il pompiere:
“Abbiamo già dimenticato quello che è successo ieri. Stamattina i ragazzi erano in palestra perché mercoledì abbiamo un’altra serata importante per la storia del club. Ci giochiamo una gara secca con Verona, compagine che gioca un’ottima pallavolo. Per noi è fondamentale rimanere con i piedi ben saldi in terra e proseguire a lavorare umili e con sacrificio. Questo paga, lo dimostrano i nostri ultimi tre anni. Se avremo l’atteggiamento e la voglia di vincere dimostrate con Macerata, sarò molto contento ed accetterò il responso del campo. E dopodomani aspetto ancora i nostri tifosi al palazzetto per provare a raggiungere tutti insieme un grande risultato”.
Nella foto: Andrea Giovi durante il match di ieri
UFFICIO STAMPA SIR SAFETY BANCA DI MANTIGNANA PERUGIA