“E’ stata una partita chiaramente giocata con grande emozione e tensione”: esordisce così coach Mario Barbiero nel descrivere l’esordio agonistico della Biosì indexa Sora. A proseguire il cammino in Coppa Italia è la Revivre Milano, ma al domani della partita, i bianconeri possono sorridere a qualche buona novella: il recupero dello “scoglio” capitan Mattia Rosso e del nuovo martello Rasmus Nielsen, la lucidità stoica di Andrea Mattei, la più che buona forma di Dusan Petkovic, ma soprattutto l’attitudine al lavoro e al sacrificio di un gruppo che deve sì crescere, ma ha tutte le carte in regola per farlo nel breve termine.

“Devo dire che mi aspettavo grinta dalla nostra squadra, ed effettivamente così è stato – prosegue Barbiero. Giocare contro Milano non è stato affatto facile perché nel primo set hanno avuto dei turni in battuta di altissimo livello e ci hanno messo in grossa difficoltà; in quei momenti si va sotto psicologicamente, invece siamo stati bravi a tenere. Siamo usciti poi fuori al secondo set dove potevamo, con un pizzico più di mestiere, portarlo a casa, invece Milano è stata brava e l’esperienza ha fatto la differenza. Poi però siamo un po’ calati, ma l’anima della squadra c’è: è un gruppo giovane, che sta crescendo e credo che bisogna continuare a lavorare ed essere molto contenti di quanto fatto fino ad ora. Sono stati bravi, e quindi sono felice per loro e per noi.

Il debutto a Frosinone è stato straordinario perché non ci aspettavamo tutto questo pubblico, soprattutto molto partecipe e davvero dentro la gara. Per i nostri giovani atleti, avere una cornice di questo tipo è veramente un gran vantaggio. Mi auguro di divertire il pubblico in questa stagione e che continui a venire sempre numeroso per sostenerci”.

Per i vincitori del passaggio di turno è la “vecchia gloria” Andrea Giani a parlare, uno dei simboli della generazione di fenomeni che ha portato l’Italia pallavolistica sul tetto del mondo:

“Prima partita ufficiale per tutte e due le squadre, tanta emotività ma devo dire che abbiamo approcciato molto bene la gara, nel senso che abbiamo lavorato bene in battuta-muro difesa; nel primo set abbiamo sempre avuto un margine di 5-6 punti, e questo ci ha permesso di lavorare e giocare tranquilli. Il secondo game, invece, è stato bello perché Sora ha mostrato le proprie qualità ed abbiamo giocato punto a punto, andando sotto 24-22 nella parte finale. Secondo me quello è stato il set più importante per la nostra squadra perché quando vinci un periodo recuperandolo nelle ultime battute, genera sicurezza. Sono altresì contento del terzo tempo, frutto anche di questo recupero nel secondo, che ci ha permesso di andare 4-5- punti avanti, e quando una squadra come la nostra gioca così in anticipo sul punteggio diventa tutto più facile. Questa però è solo il primo incontro di una stagione molto lunga e di una SuperLega di altissima qualità”.

Inventariata la Coppa Italia, la Biosì Indexa torna nella città volsca per raffinare la materia di cui dispone: ancora dieci giorni la separano dall’inizio del campionato, per cui c’è ancora tempo necessario per mettere a punto le dinamiche e testarle sul campo, come farà con un’altra amichevole, quella in programma per sabato 7, alle ore 15.00 sul campo della Bunge Ravenna dell’ex allenatore Fabio Soli.

 

Cristina Lucarelli – Biosì Indexa Sora