A volte le parole, per quanto possano essere belle, evocative, accattivanti, restano soltanto espressioni volatili, destinate a terminare nell’oblio; restano spesso come le favole, racconti fantastici, per carità, ma incompiuti nella realtà della vita quotidiana. I numeri, invece, si comportano proprio al contrario: nessuna emozione, nessuna empatia, eppure restano lì, inamovibili, a sancire una verità materiale e che è impossibile mutare con voli pindarici e circonlocuzioni. Fortunatamente. E nello sport è ancor più evidente quanto le cifre valgano milioni e milioni di lemmi e termini. Ci tiene ad evidenziarlo la Biosì Sora, in un momento particolarmente difficile della sua storia, un momento che dovrebbe essere tutt’altro che pensieroso ma di preparazione alla stagione vicinissima, un momento di orgoglio per quanto fatto nei mesi passati e di stimolo a far ancora meglio nei prossimi.

Purtroppo, però, la grana palazzetto continua ad insinuarsi nei pensieri più scuri di staff, dirigenza e tifosi, i quali non vorrebbero mai trovarsi costretti ad abbandonare le mura sicure di casa loro, un rifugio che ha visto transitare su quelle gradinate tanta di quella gente che nemmeno potevi pensare fosse reale, che davvero stesse accadendo a Sora. Eppure è successo. E a testimoniarlo ci sono loro, i famosi numeri di prima.
30000 visitatori provenienti tanto da Modena quanto da Vibo Valentia, tanto da Trento quanto da Latina, sono passati nella città volsca a lasciare traccia di come una SuperLega abbia il potere di muovere le masse in ogni dove. Ottimo punteggio ottenuto dopo le analisi di qualità e performance realizzate da società specializzate nel settore  e che hanno sottoposto l’Argos Volley anche ad una Ghost Visit: utilizzo di materiale ufficiale da parte dei tifosi, voto 4 su 5; coinvolgimento canoro e atmosfera generale, voto 4 su 5; assenza di comportamenti negativi (razzismo/discriminazione), voto 5 su 5; rapporto empatico squadra/tifosi, voto 5 su 5, per una media quasi al massimo nei settori che riguardano anche il pubblico, un pubblico corretto, che supporta la propria squadra in casa e in trasferta, regalando un bellissimo esempio di educazione al tifo.
Grazie agli stessi sostenitori, il PalaGlobo ha fatto mettere a referto un’altra cifra da record: coefficiente di riempimento del 96%, pari ad una media di 1915 posti occupati in ogni gara casalinga. Ma i bianconeri sono bravissimi anche nel sociale: 2/3 visite a settimana in tutte le scuole del comprensorio, per un totale di circa 50 appuntamenti che hanno visto gli atleti dell’A1 portare la loro testimonianza di sportivi in tutta la valle di Comino; circa 1200 alunni e circa 500 bambini delle parrocchie invitati a vedere le partite della Biosì Sora; 3 progetti in essere per i giovanissimi del territorio – “Progetto Oasi dei Sapori Volley Cup”-“Progetto Diocesi”. “Progetto Accoglienza Hospitality” – per un totale di 9000 studenti; 14 esercitazioni svolte dagli alunni dell’Alberghiero di Sora, corso Ricevimento-Sala-Cucina, per la sala Hospitality e “accoglienza pubblico” nel palazzetto (per le quali l’ente scolastico ha riconosciuto crediti formativi) per un totale di 100 alunni coinvolti. L’Argos Volley è anche questo. E’ anche un numero, un numero che dice una verità lapalissiana e che sottolinea quanto sia importante una realtà che fa parlare positivamente di Sora in tutta la nazione. Forse l’unica.

Cristina Lucarelli – Biosì Sora