Campionato o Coppa Italia, l’Olimpia non fa distinzioni e applica la stessa legge: quella del 3-0. Bolzano e Siena prima dell’ultimo scalpo Mondovì, lasciato a stomaco vuoto in 1 ora e 15′ effettivi.

Il calendario, che presenterà la sfida tra Lagonegro e Tuscania martedì 26 con la Maury’s ora a – 1, garantisce così un Natale da capolista alla compagine rossoblù. Simbolico no, effimero forse, ma certamente gratificante e non solo per il momento d’oro dei nostri figlio di una capacità straordinaria di recuperare le energie psicofisiche in poche ore. Il quarto match in dieci giorni, perché non va dimenticato neppure il 3-1 su Gioia del Colle, giustamente temuto sia per il fattore-trasferta sia per il rischio euforia post Emma Villas, diviene soltanto una prosecuzione di quanto apprezzato nelle ultime uscite. Una squadra abile nel comandare a piacimento le danze, una rotazione minimale di coach Graziosi per evitare potenziali cali di tensione tra i titolarissimi ed il conforto di una risposta netta, chiara ed inequivocabile come hanno mostrato i parziali. Sulla carta, infatti, non si vincono le partite visto che i pur indiscutibili favori del pronostico vanno poi tradotti sul campo, soprattutto a – 5 dal termine della prima fase quando ogni punto preso o lasciato diviene ancor più pesante. Hoogendoorn e compagni lo sanno e, con un’altra ventata di fresca consapevolezza nei propri mezzi, fanno subito valere la differenza di valori con il solito scintillante Jovanovic a regalare pennellate d’autore. Pierotti mette le mani sui primi allunghi (8-12 e l’ace del 10-16 andando poi a chiudere il set) mentre Cargioli è la solita macchina (4 punti e 100%), cosi la matassa appare già sul punto d’essere sbrogliata anche perché Mondovì commette la bellezza di 10 errori (contro i 2 degli orobici). Per raccontare il secondo parziale si potrebbe prendere la cara vecchia carta carbone poiché l’andamento ricalca il precedente, non solo per il punteggio, con i piemontesi inchiodati a 17. Il divario degli errori è ancora consistente (12 dei padroni di casa contro 6), idem quello dell’incidenza offensiva (36%-55%) con Hoogendoorn che firma 5 punti con l’80%: l’8-14 arriva in un attimo, Valsecchi e Pierotti stampano il 100% con lo schiacciatore di Fano che griffa il 15-21 e sul versante opposto Parusso non basta per limitare l’ondata rossoblù. Che non pensa neppure lontanamente a variare il proprio impeto, anzi – se possibile – cresce ancora di una tacca con il 60% in attacco. Hoogendoorn trascina con l’ace del 5-9, con il 9-16 ed il 12-20 e chiude con 17 punti all’attivo (61%). Ma qui a volare non c’è solo l’olandese, bensì un’Olimpia che adesso può tirare finalmente il fiato in attesa del big match con Spoleto – che ha ceduto l’opposto Giannotti a Bolzano – di sabato 30 al Palasport.

Mondovì – Bergamo 0-3 (17-25, 17-25, 19-25)

VBC: Cortellazzi 1, Borgogno 5, Sordella 2, Paoletti 13, Mercorio 10, Parusso 9, Abbio (L), Prandi (L), Maccabruni 1, Cattaneo 0. N.E. Menardo, Bosio, Picco. All. Barisciani.

Caloni Agnelli: Jovanovic 0, Pierotti 10, Cargioli 8, Hoogendoorn 17, Dolfo 7, Valsecchi 6, Longo 0, Innocenti (L), Carminati 0, Franzoni (L), Albergati 0. N.E. Cioffi. All. Graziosi.