“Bergamo, sono pronto a darti il cuore”. Dal rossoblù di Roma a quello dell’Olimpia, lo schiacciatore Nicola Tiozzo non cambia i colori, risale l’Italia di oltre 600 km e – sentendolo – si capisce quanto ogni metro corrisponda ad una scarica d’adrenalina griffata Caloni Agnelli.

Venticinque anni compiuti sabato scorso, 197 cm d’altezza, “el ciosoto” (il chioggiotto, nel dialetto di Chioggia, sua città natale), è pronto a raccogliere il testimone di Marco Pierotti, consapevole d’essere l’uomo giusto al posto giusto. In un posto talmente giusto da fargli rispondere “no, grazie” alla possibilità di un ritorno in Superlega dopo l’esperienza di Sora due anni fa. L’effetto-calamita all’ombra delle Orobie? Una connection tra il direttore sportivo Vito Insalata ed il coach Alessandro Spanakis: “Il tecnico è molto ambizioso – attacca -, io lo sono altrettanto. Siamo due lavoratori, a Roma abbiamo fatto ottime cose e adesso mi auguro vada ancora meglio. Arrivo in una società solida e capace, come poche, di curare ogni dettaglio specie sul piano organizzativo. Lo scorso anno, da avversario, ne sono rimasto colpito. Come lo sono stato dal tifo: giocare in un Palasport del genere è qualcosa d’incredibile”. Il veneto, classe 1993, è un prodotto del vivaio della gloriosa Sisley Treviso aveva già fatto capire il suo valore nel beach volley poiché, nelle categorie under, ha vinto due titoli italiani e ha partecipato, sempre due volte, alle kermesse europee e mondiali. E, nell’indoor, a proposito di competizioni iridate, spicca il bronzo Under 21 del 2013 con gli azzurrini di Marco Bonitta. Quanto ai club, dopo essersi fatto le ossa in B prima con i ravennati della Pallavolo Conselice e poi con la Conad Reggio Emilia, è proprio con i reggiani che ottiene la Coppa Italia e la promozione in A2, categoria affrontata sia con la matricola allenata da Luca Cantagalli nel 2014/2015, sia l’annata successiva a Cantù. Poi il già citato approdo nella massima serie con Sora e il ritorno nelle vesti di primattore con la Ceramica Scarabeo, la Coppa Italia e la recente convocazione nella Nazionale B che sta scaldando i motori in vista dei Giochi del Mediterraneo. “Torno al nord – prosegue Tiozzo – dopo i mesi con Cantù, mi sono già informato a dovere su Bergamo sia come ambiente che come città. Mi piace molto vivere la realtà nella sua totalità, dentro e fuori dal campo. Non vedo l’ora di cominciare l’avventura”.

Il posto 4 rappresenta un altro colpo da maestro messo a segno dall’Olimpia, che ha portato ad indossare la propria maglia uno degli elementi più appetiti sul mercato: “Nel mio ruolo – sottolinea – si ha molta responsabilità perché il primo tocco talvolta risulta decisivo per l’efficacia dell’azione: farò di tutto per mettere, come si dice in gergo, la palla in testa a Garnica”.

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