Uno dei volti più felici della Fonteviva è sicuramente il suo. Simone Calarco, attaccante classe ’95, ha lottato a lungo per tornare in campo e per superare la mononucleosi. Il suo ritorno in campo ha coinciso con il miglior momento della stagione della squadra e la sua battuta ed il suo entusiasmo sono armi che coach Nello Mosca sta utilizzando con continuità per scardinare le difese avversarie.
Siete una squadra trasformata, più lucida, più sicura. Insomma, la Fonteviva che i tifosi avrebbero voluto vedere fin dall’inizio del torneo. Simone cosa è scattato in voi dopo la disastrosa gara contro Roma? “Bella domanda a cui però è molto difficile anche per me dare una risposta. Personalmente posso dirti che sono rientrato con tutta la voglia possibile di dare il mio contributo dopo essere stato costretto a star fuori per la mononucleosi. Sono contento di riuscire a dare una mano alla squadra, mi ripaga dei momenti difficili”. Già però converrai con noi che è tutta la squadra ad aver svoltato. Fino ad un mese fa ogni errore veniva somatizzato e minava le vostre sicurezze. Oggi, nei momenti complessi, reagite e tirate fuori gli artigli. “E’ vero. Accusavamo gli errori in modo particolare e nei momenti di difficoltà non riuscivamo ad emergere. Oggi la squadra ce la mette tutta, non molla mai e, nei momenti di difficoltà, riusciamo a reagire ed a recuperare anche gap importanti”. Adesso cosa ti aspetti da te stesso e dal torneo? “Personalmente il mio obbiettivo è di continuare a giocare e di essere utile alla squadra. Dal punto di vista generale non dobbiamo fare altro che confermare l’atteggiamento positivo che abbiamo avuto nelle ultime gare, credere in noi stessi e giocare tutte le partite che ci rimangono con questa la voglia e la lucidità messe in campo in queste ultime uscite. Se sarà così penso che riusciremo a far bene. Non ho mai pensato che questa squadra meritasse l’ultimo posto e continuo a pensarlo a maggior ragione adesso. Sta solo a noi dimostrarlo”.