L’attesa è finita, Sabato 3 Febbraio ore 18, al PalaSport di Gioia del Colle, la Conad scende in campo per sfidare la squadra di casa, Gioiella Micromilk.
Dopo tanti giorni lontani dai palazzetti d’Italia, i ragazzi di Henky Held stanno per partire per quella che sarà la trasferta più lunga della seconda fase di Campionato di Serie A2 UnipolSai. I reggiani dovranno affrontare sul campo 4 formazioni: Gioia del Colle, Cantù, Ortona e Mondovì. La prima formazione alla quale la Conad cercherà di rubare punti è proprio la squadra pugliese e i ragazzi del Volley Tricolore sono pronti alla sfida.

“Abbiamo sicuramente lavorato tanto e abbiamo anche cambiato un po’ il livello di atteggiamento –dichiara Nicola Sesto, Capitano della Conad Volley Tricolore- adesso in squadra c’è uno spirito di sacrificio maggiore. Siamo consapevoli che tutte le partite ora sono importantissime perché, se nella prima fase c’era squadre un po’ più forti o un po’ più deboli, in questa fase veramente sono tutte al nostro livello e siamo consapevoli che dobbiamo alzare il nostro livello di gioco”.

Abbiamo visto che la formazione di Gioia del Colle è una squadra forte sia sulla carta che sul campo, temi di più i singoli giocatori o il loro gioco di squadra?

“Sicuramente il gioco di squadra perché nella pallavolo con il singolo fai veramente poco. Loro hanno un’ottima squadra e, a differenza delle altre squadre della Pool B, hanno un gioco molto veloce e molto spinto. Da centrale dico che sarà una partita molto difficile a muro, dovremo metterli in difficoltà in fase di ricezione con le nostre battute, ci siamo allenati per questo, il morale è buono quindi vediamo cosa riusciremo a fare sul campo”.

Siete consapevoli che, da ora, ogni partita è quasi una finale PlayOff?

“Assolutamente si, ce lo siamo anche detti più volte in spogliatoio. Entrando nella Pool B mancano 8 partite ma 8 partite molto importanti dove non puoi più fare passi falsi. Se nella prima parte abbiamo steccato qualche partita e abbiamo regalato qualche punto, nella Pool B non ce lo possiamo permettere quindi massima concentrazione, massima voglia e lavorare tutti quanti insieme per un obbiettivo unico”.